Ambiente
12 settembre 2018
14:53

Acqua, Rossi a Giannarelli: "Perché non chiede alla sindaca Raggi di ritirare Acea dalle società toscane?"

FIRENZE - "Il Comune di Roma si incamera con la sindaca Raggi i soldi dei cittadini toscani grazie al fatto che partecipa come socio a tutte le società pubbliche della Toscana. Perché non chiede alla sindaca di Roma di ritirare Acea da questa partecipazione?". Ha replicato così il presidente Enrico Rossi al consigliere regionale Giacomo Giannarelli (M5S) durante la comunicazione che Rossi ha fatto in consiglio sul servizio idrico regionale.

"Vorrei che il Movimento 5 Stelle, laddove ha funzioni di governo, fosse come lei, così schierato", ha proseguito Rossi. "Volete continuare a vedere Acea che porta a Roma i soldi dei toscani? Anche se fossero solo 100mila euro, ma in realtà si tratta di milioni, i toscani non credo siano d'accordo a rimpinguare le casse del comune di Roma o di quelle di Caltagirone".

Richiamando Giannarelli alla coerenza, Rossi ha aggiunto che "non si può essere sempre e per forza dalla parte del pubblico e poi a Roma, siccome fa comodo, resta tutto inalterato. Io ho una posizione netta e chiara su questo tema. E mando un avviso ai naviganti: questo problema non lo può affrontare solo il Consiglio regionale. Bisogna affrontarlo d'intesa con i sindaci, così come ebbe a fare il presidente Martini a suo tempo, così come, con tante discussioni, ho rifatto io nel 2011 insieme all'assessore Bramerini, che ancora ringrazio per quel capolavoro di legge, quando abbiamo deciso di fare l'Autorità unica regionale".

"Quindi - ha proseguito Rossi - siccome in questa regione il centro-destra governa in alcune città e il Movimento 5 Stelle a Livorno, per favore parlate ai vostri sindaci per sapere cosa pensano a questo riguardo. E avvertiteli di una cosa: che, così come è partita la vicenda, o si interviene per via legislativa oppure le loro aziende verranno fagocitate".

"Questa è la mia previsione" ha detto ancora. "Questo discenderà automaticamente, obbligatoriamente, in conseguenza del fatto che i sindaci del centro della Toscana di Publiacqua, da Prato al Mugello, dal sindaco Nardella (capo anche della Città metropolitana) fino a Pistoia, hanno deciso la ripubblicizzazione dell'acqua in un'assemblea. Questa è la decisione, lo ripeto perché bisognerà tenere conto dei fatti oggettivi e delle leggi. Bisogna sapere che se facciamo così concludiamo la legislatura senza intervenire. E non è che poi alla fine possiate dire: "noi si è discusso e la giunta non ha fatto".

"Dovete dirci cosa dobbiamo fare - ha concluso Rossi - e possiamo farlo solo con i sindaci. C'è solo un passaggio adesso: andare nell'assemblea regionale dell'Autorità Idrica e lì i sindaci diranno che ha fatto bene Publiacqua. Dopodiché, la decisione è effettiva, esecutiva. A quel punto inizia il processo di ripubblicizzazione con Publiacqua e mano a mano che le altre società vanno a scadenza della concessione, automaticamente, vengono assorbite dalla società Publiacqua".