Salute
30 novembre 2011
9:29

Aids, se hai la testa, fai il test

FIRENZE - I dati sull'Aids parlano di una progressiva diminuzione, ma la guardia non va abbassata. E fare il test l'unico modo per scoprire rapidamente la presenza del virus dell'Hiv, iniziare la terapia e ridurre la possibilit di trasmissione. "Se hai la testa, fai il test" il titolo del concorso video lanciato dalla Regione Toscana, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana Mediateca e Florence Queer Festival, quest'anno alla seconda edizione. Dodici i corti in concorso quest'anno, tutti di autori italiani e tutti sul tema dell'Aids, percezione del rischio e prevenzione. A giudicarli, la giuria del Florence Queer Festival.

La premiazione domani, gioved 1 dicembre, Giornata mondiale di lotta all'Aids, al cinema Odeon di Firenze, a conclusione della rassegna cinematografica "Aids raccontato al cinema" (dalle 15 alle 22). Alle 20.30 saranno proiettati i corti in concorso (durata massima 3 minuti ciascuno), e alle 21.30 l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia premier il vincitore, con un premio di 1.000 euro.

"La modalit di trasmissione del virus dell'Hiv cambiata - sottolinea l'assessore Scaramuccia - e ora la trasmissione avviene prevalentemente per via sessuale, soprattutto attraverso rapporti eterosessuali. Ma l'allarme mediatico calato, di Aids non si parla quasi pi , e le persone che hanno comportamenti a rischio non fanno pi il test. Molto spesso, chi viene contagiato se ne accorge solo al comparire dei primi sintomi. Met delle persone sieropositive, oggi non sanno di esserlo. Per questo importante fare il test, per iniziare subito la terapia ed evitare di trasmettere il virus".

I dati dell'Aids in Toscana

I dati sulla diffusione dell'Aids in Toscana saranno presentati domani da Fabio Voller, dell'Agenzia Regionale di Sanit , al convegno "Aids: a che punto siamo?", organizzato dalla Asl 10 di Firenze e dal Cesda (Centro studi, ricerca e documentazione su dipendenze e Aids), che si terr dalle 9 alle 13 al Fuligno, via Faenza 48.

Secondo il Registro Regionale Aids affidato all'Osservatorio di epidemiologia dell'Ars, dall'inizio dell'epidemia (1981) al 31 dicembre 2010, sono 4.023 i casi di Aids di residenti in Toscana diagnosticati ovunque in Italia. Dal 2001 non si registrano casi pediatrici di Aids. Ci si ammala in et sempre pi avanzata, sia nei maschi che nelle femmine: rispettivamente 44,7 e 40 anni. L'incidenza maggiore tra i maschi: nel 2010 il rapporto maschi/femmine di 4/1.

L'andamento temporale in Toscana analogo a quello nazionale: dal 1995 si registra una progressiva diminuzione, che si stabilizzata nell'ultimo decennio a circa 100 nuovi casi l'anno. L'assestamento delle nuove diagnosi una conseguenza dell'allungamento del tempo di incubazione dell'Aids, dovuto all'effetto della terapia antiretrovirale combinata.

Nel contesto nazionale la Toscana si colloca, per tasso di incidenza, al quinto posto (2 casi per 100.000 abitanti), preceduta da Lazio (2,8), Lombardia (2,8), Emilia Romagna (2,6) e Liguria (2,2). Le persone malate di Aids viventi in Toscana al 31 dicembre 2010 sono 1.489. In Toscana, come nel resto d'Italia, la sopravvivenza delle persone con Aids a 2 anni dalla diagnosi pi che raddoppiata in seguito all'introduzione delle terapie antiretrovirali nel 1996, passando dal 31% negli anni 1985-95, al 70% nel periodo 1996-2002, per raggiungere l'88% nel periodo 2003-2010.

Anche in Toscana la modalit di trasmissione del virus Hiv ha sub to nel corso degli anni un'inversione di tendenza: il maggior numero di infezioni non avviene pi , come agli inizi dell'epidemia, per la tossicodipendenza, ma attribuibile prevalentemente a trasmissione sessuale, soprattutto eterosessuale. Queste ultime due categorie di trasmissione rappresentano nell'ultimo triennio i tre quarti dei nuovi casi adulti di Aids, e in particolare il 41,8% relativo a rapporti eterosessuali.