Cultura
Lavoro
9 ottobre 2014
15:46

Alternanza scuola/lavoro negli uffici della Regione, si parte

FIRENZE - Come si imposta un foglio di calcolo per gestire gli interventi di manutenzione, come si monitorano le sentenze e i pareri degli organismi di controllo, come funziona e come si fa un sopralluogo, come nasce una delibera regionale, come si inserisce nel Bollettino Ufficiale della Regione. Sono solo alcune delle attivit che gli studenti delle classi terza, quarta e quinta delle scuole scuole secondarie di secondo grado della Toscana avranno la possibilit di imparare frequentando i percorsi formativi in alternanza scuola/lavoro attivi presso gli uffici della giunta regionale.

Lo stabilisce la "Convenzione quadro" fra la Regione Toscana e l'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana che stata presentata oggi nell'ambito di un incontro plenario organizzato dall'assessorato regionale alla scuola e formazione dedicato agli studenti, ai docenti e ai tutor scolastici che paretciperanno a queste attivit .

L'incontro odierno stato anche l'occasione perch i protagonisti del nuovo progetto, studenti, docenti, tutor, facessero la conoscenza reciproca e vedessero gli ambienti lavorativi dei settori della Giunta dove presto si troveranno a lavorare insieme.

"Questa Convenzione di grande significato - ha detto l'assessore regionale alla cultura e istruzione Emmanule Bobbio - perch impegna in prima persona la Giunta regionale che, come gi avviene per altre iniziative che hanno come obiettivo il raccordo fra scuola e mondo del lavoro, coinvolge attivamente i propri dipendenti in attivit di "tutoraggio". Un modo per garantire ai giovani delle scuole toscane esperienza lavorativa che, come noto, rappresenta un importante tassello della loro formazione e contribuisce allo sviluppo di competenze immediatamente spedibili nel settore terziario".

L'attivit partir a tutti gli effetti il 15 ottobre per finire il 20 maggio 2015 . I percorsi formativi in alternanza si articoleranno intercalando periodi di formazione d'aula integrati con esperienze di apprendimento in situazione lavorativa, in piena sintonia con gli obiettivi previsti dal curriculum formativo del percorso di studi dell'allievo, che saranno definiti caso per caso, secondo un quadro orario che prevede comunque un numero di ore non inferiore a 40 ore nel corso un anno.

"Tutti sappiamo - ha concluso Bobbio - della piaga della disoccupazione giovanile nel nostro Paese, ma abbiamo anche studi che ci dicono che l dove la scuola e il mondo del lavoro integrano i propri "saperi" in un'offerta formativa che fornisce competenze immediatamente spendibili in contesti lavorativi, le prospettive occupazionali crescono significativamente. Il 60% dei ragazzi che escono dai percorsi Istruzione e Formazione professionale risultano occupati a sei mesi dal termine del percorso. Per questo riteniamo che puntare sull'alternanza scuola lavoro assuma un'importanza strategica all'interno delle nostre politiche regionali".