Ambiente
Energia
16 luglio 2011
9:53

Amiata, chiusa la centrale geotermica PC2. Bramerini: 'Risultato importante'

FIRENZE - Alle 8.57 di marted scorso stata fermata definitivamente e tolta dal servizio la centrale geotermoelettrica PC2. E' cessata cos , dopo 42 anni, l'attivit di una delle realt pi impattanti sul territorio amiatino.

La chiusura della centrale il primo atto concreto per l'attuazione del Progetto di Riassetto di Piancastagnaio, gi previsto dal protocollo d'intesa firmato da Regione Toscana, Comuni e Enel Green Power, il primo passo verso la riambientalizzazione della zona che porter a migliorare la compatibilit dell'attivit geotermica con il comprensorio amiatino.

La dismissione della centrale, da tempo programmata, stata resa possibile grazie alla realizzazione di un nuovo termodotto (a cura di Enel Green Power) che fornir il calore alle serre di Casa del Corto dalla centrale di PC3. La nuova opera, attualmente in fase di collaudo, consentir di distribuire calore per usi termici anche a nuovi utilizzatori come artigiani e imprese o singoli privati che ne faranno richiesta. Mentre l'edificio della centrale verr riqualificato e destinato a nuova sede per il personale operativo dell'Area Geotermica.

"La chiusura di PC2 un importante risultato che il territorio attendeva da tempo e rappresenta uno degli impegni pi significativi previsti nel protocollo d'intesa firmato tra Enel Green Power e enti locali - ha detto l'assessore regionale all'ambiente e all'energia Anna Rita Bramerini - un risultato che azzera il funzionamento della centrale pi obsoleta e impattante".

"La chiusura definitiva della centrale di PC2 - ha aggiunto Massimo Montemaggi responsabile geotermia Enel GreenPower- rappresenta il coronamento degli sforzi congiunti tra Enel Green Power e Istituzioni ed il primo tangibile risultato di un nuovo modo di operare della nostra azienda volto ad un miglior rapporto con il territorio e con le istituzioni che lo rappresentano. Enel Green Power ha realizzato il nuovo termodotto, il cui costo ha superato i 4 milioni di euro, nel rispetto degli impegni presi nel protocollo d'intesa , nei tempi concordati, al solo scopo di garantire ricaduta occupazionale, per le aziende gi presenti a Casa del Corto e per le nuove che vorranno fruire del calore a basso costo, migliorando la compatibilit ambientale dell'intera risorsa geotermica".