Istituzioni
20 gennaio 2019
11:42

Anche a Fabbriche di Vergemoli una coop di comunità, Bugli: "Strumento per rigenerare e valorizzare il territorio"

FIRENZE – Anche Fabbriche di Vergemoli è pronta a migliorarsi grazie alla cooperativa di comunità sostenute della Regione Toscana. L'iniziativa serve a favorire lo sviluppo di aree e territori marginali che però un domani, se aiutati ed incentivati, potrebbero tornare ad essere trainanti per l'economia e la vita dei loro abitanti.

"Quello che stiamo sperimentando con questi progetti di cooperative di comunità - ha affermato l'assessore alla partecipazione e alla presidenza della Regione Toscana, Vittorio Bugli, intervenuto venerdì alla presentazione della cooperativa di comunità "Dispensa Toscana" nel comune garfagnino - è tentare di rigenerare queste comunità dal basso: ci sono tante persone e ragazzi giovani nelle aree interne, che hanno bisogno di un'opportunità per creare delle attività, che ovviamente devono contare su un sostegno, un supporto, di luoghi pubblici messi a disposizione dalle istituzioni, ma che possono costituire nuova impresa e nello stesso tempo offrire servizi pubblici per chi è rimasto in questi territori. Occasioni che permettano loro di vivere nel luogo dove sono nati, per creare lì un futuro: è un modalità che sembra antica, ma che costituisce vera innovazione sociale. Ci sono grosse potenzialità per le aree interne se sapremo fornire i servizi giusti come le nuove tecnologie e nuove economie civili".

"Scopo della Regione, con questo bando, è costituire le cooperative di comunità – ha proseguito -  come strumento per rinforzare la cultura della partecipazione, per costruire progetti tesi a fare in modo che questi luoghi possano essere ulteriormente valorizzati, resi attraenti per il turismo e vivibili per i cittadini. Qui vi è un'esigenza imposta dalla situazione geografica e proprio per questo è importante avere idee nuove. E non ultimo la rinascita dello spirito delle comunità, che se non si rigenerano muoiono, un motore che abbia le caratteristiche per diventare economicamente autonomo, creare occupazione, favorito nella partenza dal supporto delle istituzioni".

"E' un'iniziativa – ha sottolineato Bugli - che abbiamo deciso di realizzare assieme agli abitanti di questi borghi, forti delle riforme che in Toscana sono state fatte con la diretta partecipazione delle persone. A livello regionale abbiamo iniziato un percorso, dal significativo titolo ‘Collabora Toscana', che ha prodotto un libro verde e linee guida sull'economia circolare e collaborativa. Il bando per le cooperative di comunità, cui anche il territorio di Fabbriche di Vergemoli ha partecipato, ne è uno degli esiti". Fabbriche di Vergemoli ha risposto all'appello.

Assieme all'assessore Bugli hanno partecipato il sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini, che ha portato i saluti dell'amministrazione comunale e la soddisfazione per questa iniziativa. Presenti anche Nicola Poli sindaco di Minucciano e presidente Unione Comuni Garfagnana; David Saisi,  sindaco di Gallicano; Francesco Pifferi,  sindaco di Camporgiano; Claudio Beltucci, vice sindaco di Pieve Fosciana; Andrea Talani, vice sindaco di Molazzana; Gino Masini, vice sindaco di Castiglione Garfagnana e molti cittadini.
Dopo la cerimonia, svoltasi a Palazzo Roni, c'è stata la visita ai locali della cooperativa di comunità di Vergemoli.

La zona di Fabbriche di Vergemoli è stata considerata adatta a formare la cooperativa di comunità perché, ha osservato Bugli,  "qui hanno a cuore il proprio paese e siamo certi che faranno bene e penso che certo non sarà il solo nostro contributo a cambiare la vita del paese, ma probabilmente esso sarà utile a far partire un percorso che potrà generare, oltre a servizi per la comunità, anche del lavoro. Nell'ottica della Regione, per favorire lo sviluppo dei territori interessati, si potrebbero utilizzare anche altre linee di finanziamento già esistenti, più facili da recepire se le iniziative sono serie ed i progetti consolidati".

I progetti di cooperativa di comunità scelti sono venticinque. Essi puntano, in particolare, al turismo slow, al recupero di edifici abbandonati per un utilizzo sociale, alla valorizzazione di antiche filiere che grazie alla banda ultralarga, portata anche in questi territori, possono tornare ad avere numeri per generare reddito. E questo è quello che accadrà anche a Fabbriche di Vergemoli, dove lo scopo è rilanciare il territorio cercando di ripristinare alcune sedi e rendere il paese non più meta di passaggio ma luogo di turismo e villeggiatura. L'obiettivo è creare attrazioni e servizi in grado di indurre i turisti a rimanere e soggiornare in questo antico borgo che sorge nel cuore del parco delle Alpi Apuane.