Infrastrutture e mobilità
Istituzioni
10 maggio 2011
16:30

Autorità portuale, sì da categorie e forze sociali al documento preliminare

FIRENZE - Condivisione piena delle categorie produttive, economiche e sociali al documento preliminare sulla proposta di legge che istituisce la nuova Autorità portuale regionale. E' quanto emerso nella seduta odierna del Tavolo generale di concertazione, convocato questa mattina dalla Regione Toscana, dove si è discusso il testo illustrato dall'assessore a trasporti e infrastrutture, Luca Ceccobao.

"L'Autorità - ha sottolineato Ceccobao - nasce per garantire che le risorse pubbliche che vengono investite sui porti regionali producano effetti in tempi brevi. Per questo siamo di fronte ad una proposta di legge che intende disciplinare in modo più efficace l'esercizio delle funzioni dei porti regionali: la pianificazione delle aree portuali, la programmazione dei lavori pubblici, la progettazione ed esecuzione dei lavori programmati, il rilascio e la gestione delle concessioni demaniali per le aree portuali."

Le categorie economiche e produttive intervenute hanno espresso piena condivisione al progetto della nuova Autorità portuale regionale, ed hanno chiesto che sia prevista anche la loro rappresentanza nel futuro organismo. Anche Cgil e Cisl hanno espresso piena concordia con il nuovo strumento, mentre la Uil, pur condividendo le linee di fondo della nuova Autorità Portuale, ha posto alcuni elementi di maggiore criticità.

L'assessore Ceccobao, nell'illustrare il documento preliminare della proposta di legge, ha compiuto una panoramica dei porti regionali toscani, sottolineando l'importanza delle funzioni commerciali degli stessi. In particolare, soffermandosi su Viareggio ha ricordato che per dimensioni della cantieristica e del diporto si configura come un porto di eccellenza internazionale, "ma per mantenere questa eccellenza – ha proseguito Ceccobao – servono strumenti decisionali nuovi, più rapidi ed efficienti".

In merito agli strumenti urbanistici, l'assessore Ceccobao ha rassicurato che le competenze e le funzioni della nuova Autorità Portuale non andranno ad interferire con le competenze dell'Amministrazione Comunale in merito al Piano Strutturale del singolo comune.

Il Piano Regolatore Portuale, che dovrà rimanere coordinato a livello comunale con il Piano strutturale (e più in generale con il Ptc ed il Pit), sarà adottato dal Comitato Portuale, nel quale comunque risiedono anche il Presidente della Provincia ed il Sindaco del territorio e del comune di volta in volta interessato, per poi essere approvato dal Consiglio Regionale. Il procedimento sarà analogo a quello disciplinato dalla l.84/1994 relativo ai porti di interesse nazionale.

Secondo quanto previsto dal documento preliminare alla proposta di legge, l'Autorità sarà organizzata sulla base di un'interazione tra vari organi, di natura politica e tecnica. Il Comitato Portuale avrà sede proprio a Viareggio, e si avvarrà anche dell'apporto tecnico dell'ufficio opere marittime della Regione Toscana, in modo da non comportare alcuna spesa aggiuntiva.