Università e ricerca
Salute
14 settembre 2018
13:59

Barni a Siena: "Favorire la formazione di competenze di alto profilo"

FIRENZE - "Nel campo delle scienze della vita, cos come in altri contesti tecnico-scientifici, le politiche regionali per l'alta formazione cercano non soltanto di facilitare un pi ampio accesso dei giovani all'istruzione universitaria attraverso specifiche azioni di orientamento e supporto economico, ma anche di favorire la formazione di competenze di alto profilo che possano poi trovare collocazione in ambiti strategici del sistema economico-produttivo regionale, rafforzandone la competitivit ". La vicepresidente e assessore a cultura, universit e ricerca Monica Barni ha partecipato stamani a Siena alla tavola rotonda su "Ricerca e salute per generare il futuro: il sostegno alla ricerca ed all'innovazione nelle scienze della vita", moderata da Pino Di Blasio, QN-La Nazione, nell'ambito della Conferenza "Generiamo il futuro", sulla ricerca nelle scienze della vita in Toscana, organizzata da Regione e Fondazione Toscana Life Sciences.

"Per raggiungere questi obiettivi - ha detto Barni - la Regione si avvale di una serie di strumenti attraverso i quali si propone di intervenire lungo tutta la filiera della formazione universitaria, agendo "a monte", in uscita dai percorsi di istruzione secondaria superiore, "in itinere", con interventi volti a favorire una maggior adesione dell'offerta universitaria ai fabbisogni emergenti del sistema produttivo, e "a valle", per migliorare il grado di occupabilita' degli studenti e dei ricercatori universitari, e per accrescere il trasferimento dei risultati delle attivit di ricerca condotte in questo  ambito verso il mondo produttivo".

Tre, ha chiarito Monica Barni, i principi conduttori delle politiche regionali per alta formazione e ricerca: "Il primo sta proprio nell'assumere lo stesso concetto di filiera come base di una visione strategica che deve collegare tra di loro i diversi punti del sistema, stabilendo connessioni tali da favorire reciproche sinergie. Il secondo cardine quello di assicurare la coerenza dei diversi interventi rispetto agli assi strategici che sono alla base dei programmi regionali di sviluppo. Il terzo principio quello dell'interlocuzione con tutti gli attori della ricerca e dell'innovazione per una governance condivisa".

Tra il 2014 e il 2017, le borse Pegaso assegnate su tematiche riconducibil alle Life Sciences sono state complessivamente 81, per un importo finanziato di 4,4 milioni di euro, il 30% delle borse assegnate e degli importi finanziati nel corso dello stesso periodo. Altri progetti sono stati finanziati per quasi 3 milioni, attivando investimenti pari a circa 4 milioni e mezzo di euro.