Cultura
14 aprile 2015
12:38

Campus al museo: estendere alle vacanze estive un'esperienza di successo

FIRENZE Notevole successo (beneaugurante per i progetti futuri) ha riscosso il progetto del Campus al museo sotto Pasqua, lanciato da Regione e Anci Toscana, d'intesa con alcune sedi museali nelle province di Firenze, Pisa e Siena: l'idea quella di far trascorrere ai pi giovani un'intera giornata a contatto con arte e storia nelle corso delle vacanze pasquali in compagnia degli educatori tra attivit ludico educative, laboratori creativi, escursioni e momenti di relax.

 

I dati delle icrizioni parlano di 80 bambini accettati pi 20 in lista d'attesa al Museo di Storia Naturale di Calci (PI), posti esauriti al Santa Maria della Scala di Siena, al Museo di Palazzo Vecchio, al Museo Horne e al Museo Marino Marini di Firenze, dove hanno partecipato bambini che non avevano mai visto prima il museo di et tra 7-10 anni.

 

Domani 15 aprile, al Museo del Tessuto di Prato, sar la volta di una giornata di formazione per tutti i musei riconosciuti di rilevanza regionale. Saranno forniti tutti gli strumenti per programmare nelle prossime vacanze scolastiche i campus estivi nei musei, con l'obiettivo dichiarato di coinvolgere con questa iniziativa tutto il territorio regionale.

 

L'idea nasce alla fine dello scorso anno con un duplice obiettivo: da una parte valorizzare il servizio dei centri estivi per consentire una migliore conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa; dall'altra per qualificare il servizio offerto attraverso un coinvolgimento di strutture come musei, e a breve anche biblioteche, cos da creare un'esperienza legata alla cultura, allo sviluppo delle potenzialit di creativit , apprendimento e socializzazione dei bambini.

 

I musei devono diventare sempre pi luoghi di vissuto quotidiano, e i campus sono davvero una sperimentazione educativa e formativa che dovr trovare sbocco in una rinnovata strutturazione degli interventi per i centri estivi. Attraverso le forme del gioco, le nuove generazioni possono entrare a contatto con il museo non pi vissuto come luogo vecchio e polveroso, ma come passaggio importante di esperienze significative di formazione, grazie ad una didattica incentrata sul gioco, sull'interazione, sull'apprendimento esperenziale dell'ascolto e dell'osservazione.