Casa
12 febbraio 2016
17:51

Casa, Ceccarelli: "La Regione disposta a investire, ma servono strumenti nuovi"

FIRENZE Sul tema della casa la Regione presente e vuole continuare ad esserlo, portando avanti le proprie politiche di sostegno, ma anche adeguando la normativa ed il sistema di governance dell'edilizia popolare. L'obiettivo rendere pi flessibili ed efficaci le politiche di sostegno alle famiglie in difficolt e dotarsi di strumenti nuovi da definire in un percorso di confronto con i rappresentanti dei Comuni, ma anche quelli degli inquilini e delle societ che gestiscono l'attuale patrimonio di edilizia popolare.

Questo quanto emerso nel corso della tavola rotonda che si tenuta durante la II Conferenza regionale sulla condizione abitativa in Toscana, alla quale hanno partecipato l'assessore regionale alla casa Vincenzo Ceccarelli, il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, il presidente della terza commissione consiliare Sanit e politiche sociali Stefano Scaramelli, Simone Porzio segretario nazionale del sindacato degli inquilini Sunia e Luca Talluri presidente nazionale di Federcasa e Casa spa Firenze.

"Quella dell'edilizia popolare una realt complessa ha detto Ceccarelli che vede la Toscana in una condizione migliore rispetto ad altre Regioni ma questo non ci consola. Siamo consapevoli dei problemi che dobbiamo affrontare e il rapporto sulla condizione abitativa che abbiamo presentato oggi ci mostra dati anche positivi, come la ripresa dopo anni delle compravendite immobiliari, ma evidenza anche dati drammatici come l'aumento del numero degli sfratti".

"La Regione ha spiegato l'assessore - nel 2015 ha destinato in tutto 73 milioni ad investimenti e politiche abitative di vario genere. Abbiamo fatto la nostra parte e vogliamo continuare a farla, anzitutto tenendo fede agli impegni gi presi e portando a termine i circa 1300 alloggi che oggi sono in fase di costruzione. Oltre a questo, per il fondo morosi incolpevoli e per l'emergenza sfratti nel 2015 sono stati resi disponibili 6,7 milioni".

"Un'altra misura importante ha proseguito Ceccarelli - il contributo per l'affitto, a cui lo scorso anno sono stati destinati 8,3 milioni. Purtroppo, nella legge finanziaria per il 2016  il Governo non ha rifinanziato questo Fondo. La Regione ha messo a bilancio 4.5 milioni e stiamo cercando di trovare altre risorse. Vorrei inoltre sottolineare che in questi anni, grazie al contributo affitto di Giovanis , la Regione ha aiutato 5000 giovani a pagare l'affitto della proprio abitazione".

"Parallelamente a questi interventi ha aggiunto l'assessore - andremo a rivisitare la normativa regionale attuale, andando a modificare le tre leggi di riferimento, cercando di renderle meglio attuabili e pi efficaci, costituendo una sorta di testo unico che sia un riferimento pi snello e immediato per gli amministratori. Inoltre sar necessario aprire un confronto per Dobbiamo rendere pi efficiente questo sistema perch perch casa e lavoro sono due temi sui quali si gioca la dignit sociale".

Parlando della necessit di migliorare l'efficienza del sistema, l'assessore ha infine 
delineato la possibilit di ridisegnare il sistema di governace del patrimonio edilizio popolare attraverso un percorso condiviso con i rappresentanti dei comuni, degli inquilini, delle societ di gestione e delle altre realt coinvolte. "Una revisione della governance appare necessaria ha concluso ma un percorso che vogliamo fare insieme, attraverso un confronto serrato ma pacato e costruttivo".

Il sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni nel suo intervento ha sottolineato l'incidenza degli sfratti, in significativo aumento (+2,3% i provvedimenti; + 15,5% le esecuzioni). "L'emergenza sfratti drammatica ed uno dei problemi che pi impegna i servizi sociali dei Comuni ha sottolineato - In attesa della ripresa economica, noi dobbiamo strutturarci per non lasciare nessuno indietro. I Comuni toscani su questo fronte stanno facendo un ottimo lavoro ma la situazione di grande pressione. Dobbiamo utilizzare bene quello che costruito, ma anche far ripartire l'edilizia pubblica, aiutando cos anche le imprese edili che a loro volta attraversano un momento di grande difficolt ".  

Stefano Scaramelli, presidente della terza commissione consiliare Sanit e politiche sociali, ha invece posto l'accento sulla necessit di meccanismi nuovi per affrontare il disagio abitativo: "La Toscana che cambia deve vincere - ha detto -  la sfida di una politica che garantisca a tutti il diritto all'accesso all'abitazione. Se ad oggi diamo una risposta al 3% dei cittadini che ne hanno bisogno, allora il meccanismo deve essere cambiato. Nella gestione dei disagi il fattore tempo fondamentale ed io, come sindaco prima e come consigliere regionale oggi, vedo ancora troppa lentezza e burocrazia. Servono strumenti innovativi, pi flessibili. E' necessario cambiare il nostro modo di rapportarci a questi temi perch la societ cambia velocemente e noi dobbiamo trovare il modo di dare risposte puntuali e dinamiche"

"Occorre rilanciare fortemente il settore dell'edilizia pubblica per far fronte ai crescenti disagi dei cittadini ha detto Porzio del Sunia Servono investimenti e serve attenzione anche alla coesione sociale, per evitare che le case popolari diventino i contenitori di ogni tipo di disagio. E' giusto anche rivedere la normativa regionale, per correggere quegli aspetti che si sono rivelati critici nell'applicazione pratica".

L'invito a costruire nuove case popolari arrivato anche da Talluri di Federcasa e Casa spa. "Negli anni '90, in Italia, c'erano circa 670mila nuclei familiari che vivevano una situazione di disagio abitativo ha detto - adesso il numero cresciuto e, complice la crisi, siamo arrivati ad 1 milione e 600mila nuclei. Oggi il 18% degli italiani abita in una casa in affitto. Di questi, il 35% vive in una casa popolare. Occorre trovare risposte concrete ed io sono favorevole anche ad introdurre una tassa di scopo, se necessario, ma c' comunque bisogno di aumentare il numero delle case popolari. Non basta fare manutenzioni dell'esistente e vendere un po' di alloggi".