Agroalimentare
25 giugno 2011
10:46

Castagni: i tecnici della Regione 'non usate la chimica contro il cinipide'

FIRENZE- "Non usate la chimica per combattere il cinipide del castagno." Questa la raccomandazione rivolta dai tecnici della Regione Toscana ai castanicoltori preoccupati per i danni causati dall'insetto, conosciuto anche come "vespa cinese".

Dalla Regione si ribadisce come, fin dal 2010, sia stato avviato un progetto speciale triennale di controllo biologico del cinipide attraverso il lancio di un suo antagonista naturale, il Torymus sinensis, allevato dall'Universit di Torino.

I lanci sul territorio toscano del Torymus sinensis sono stati gi 27 e hanno interessato tutte le localit nelle quali gli enti locali e i tecnici regionali avevano individutao la maggiore probabilit di acclimatazione dell'insetto utile.

E gi i primi risultati sono stati raggiunti perch il Torymus ha cominciato a moltiplicarsi dando luogo alle prime generazioni autoctone in grado di combattere il cinipide. Il processo di riequilibrio fra insetto dannoso e insetto utile- dicono dunque gli esperti- gi iniziato.

E' anche per questo che sarebbe sbagliato dare luogo a trattamenti chimici sottolineano ancora gli esperti della Regione sia perch la chimica contro il cinipide ha dimostrato scarsa efficacia e si dimostra invece dannosa per l'apicoltura, sia perch , paradossalmente, rischia di fare pi danno e di distruggere l'antagonista naturale del cinipide, il Torymus, che ha gi cominciato il suo lavoro.

Inoltre ricordano i tecnici regionali la chimica non compatibile con le produzioni Dop e Igp (marrone del Mugello Igp, farina di Neccio della Garfagnana Dop, castagna del Monte Amiata IGP, marrone di Caprese Michelangiolo DOP, Farina di castagne della Lunigiana Dop.)