FIRENZE - E' proprio il parere del Comune di Carrara l'atto mancante che allunga i tempi per la Via regionale alla 'Cava Michelangelo'. A spiegarlo l'assessore regionale al governo del territorio Vincenzo Ceccarelli, che replica al sindaco di Carrara Francesco De Pasquale, che sulla stampa ha imputato alla Regione Toscana la responsabilit dello stop all'attivit della famosa cava.
  
"Il sindaco di Carrara porti in fondo gli atti che gli spettano - dice Ceccarelli - se vuole che tutto sia a posto alla conferenza dei servizi fissata per il 13 febbraio con l'obiettivo di chiudere la procedura di Via regionale per il progetto di coltivazione di Cava42, proposto da CAVE Amministrazione srl. Fino a questo momento, la Regione ha rispettato integralmente i tempi previsti e i proponenti hanno rimediato alle carenze presenti nella presentazione della domanda per l'autorizzazione unica regionale, carenze che sono il vero motivo dell'llunggarsi dei tempi della procedura".

"La procedura necessaria per far rieprendere l'attivit della cava e porre fine a questa brutta parentesi quasi conclusa - spiega l'assessore regionale - ad oggi sono gi arrivati tutti i pareri richiesti, a parte uno: quello del Comune di Carrara, l'autorit competente al rilascio dell'autorizzazione unica della cava. Non nostro costume giocare al rimpallo delle responsabilit , ma neanche possiamo consentire che la realt sia raccontata in modo distorto. Mi auguro che il Comune passi dalle parole ai fatti e, per quanto ci riguarda, non ci saranno ritardi nell'esaminare la documentazione".