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Cultura
10 giugno 2011
14:07

Cinema Teatro della Compagnia: un bene da restituire alla collettività

FIRENZE – "La Regione ha acquistato nel 2010 il Cinema Teatro della Compagnia con l'obiettivo di farne la sede permanente della Casa del Cinema. Il passaggio dall'attuale sede presso il Cinema Odeon alla Compagnia, nel prossimo 2013, è quindi doveroso, sia per agire in continuità alle scelte effettuate in passato, sia per restituire alla collettività toscana un bene architettonico ed artistico di grande pregio, che contribuirà a qualificare ulteriormente l'offerta culturale della città di Firenze e non solo. Il progetto Casa del Cinema prevede l'utilizzo del Cinema Teatro della Compagnia quale snodo centrale di una struttura a rete che sia di servizio, sul fronte specifico dell'offerta culturale in generale e cinematografica in particolare, all'intera Toscana e quindi all'intera collettività toscana". Lo ha detto l'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti, presentando stamani il progetto della Casa del Cinema toscana nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sala del teatro riaperto per l'occasione.

"Oggi - ha aggiunto Scaletti - sono presenti molti protagonisti del passato, del presente e del futuro della Casa del Cinema toscana: gli organizzatori dei festival regionali, la Fondazione Sistema Toscana, che per la Regione curerà il progetto, e agli uffici regionali che insieme a me e all'assessore Nencini seguiranno quotidianamente le attività che porteranno alla riapertura del Teatro della Compagnia. Mi piace pensare ad una struttura aperta molte ore al giorno, fulcro di attività legate in primo luogo al cinema, ma disponibile perpossibili altri usi culturali anche dal vivo, incontri, convegni e congressi.Eventi di rilevanza regionale che da questa sala, grazie alla tecnologia, si possano diffondere in tutta la Toscana, ma anche il contrario. Mi piacerebbe molto che il meglio delle tante belle iniziative che si fanno in tutta la Toscana si rendesse disponibile all'insieme della rete. Utilizzare i luoghi migliori e le occasioni migliori per far crescere la rete e creare eventi culturali partecipati e di successo. Mi piacerebbe se di questa rete fosse parte un altro luogo pubblico come l'Alfieri. Che si realizzassero in futuro sinergie positive con l'Odeon a cui parte di questo progetto è legato perché li ha avuto, seppure da affittuario, la sua prima casa".

"Di tutto questo - ha concluso Scaletti - parleremo nei prossimi mesi quando, mentre qui saranno al lavoro operai e artigiani, noi ci occuperemo di approfondire e dettagliare il progetto e la sua programmazione.Si tratta di un progetto che seppure nelle sue linee generali comincia a delinearsi con una certa solidità e che abbiamo cominciato a condividere con il primo nucleo di partner che contiamo di allrgare il più possibile".

"L'acquisto di questa importante struttura faceva parte di un preciso disegno dell'amministrazione regionale finalizzato alla complessiva risistemazione della via Cavour. Naturalmente si tratta ora di saperla usare bene, e il progetto Casa del Cinema risponde in modo efficace e operativo a questa esigenza", ha sottolineato nel suo intervento l'assessore regionale al patrimonio Riccardo Nencini. "Tengo ad aggiungere due elementi importanti. Il primo è la nostra capacità di risposta ai tagli imposti dalla crisi ai trasferimenti governativi alla Regione, circa 1 miliardo di euro, grazie all'efficace lotta all'evasione che ha fatto rientrare in cassa circa 160 milioni, da cui proviene larga parte del milione e mezzo di euro stimata la cifra utile alla ristrutturazione del Teatro della Compagnia. L'altro – ha concluso l'assessore – è che arricchiremo la Casa del Cinema con un'opera d'arte che sarà frutto dell'applicazione di una vecchia legge del dopoguerra che è ancora in vigore. Nata per favorire la ricostruzione, anche di luoghi storici e culturali, prevede la destinazione del due per cento dell'appalto appunto a fini di abbellimento, dotando i luoghi d'interesse comune con opere d'arte create a tal fine".

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