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28 maggio 2018
18:32

Con "Rigenerazione Pop" parte a Prato la rinascita del Macrolotto Zero

PRATO -  Da nonluogo', dove la gente si incrocia ma non stabilisce relazioni, ad un quartiere di nuovo da vivere e far rivivere: attraverso anche l'animazione e l'arte, con il progetto artistico "Dream" di Yoko Ono  e l'eclettismo dell'austriaco Rainer Ganahl. 

Prato lancia la seconda parte di "Rigerazione Pop", il progetto speciale sulla sicurezza urbana finanziato dalla Regione Toscana con 104 mila euro.  La prima aveva visto protagonista a settembre la zona di via del Serraglio e via Muzzi, dove diciotto fondi che da tempo avevano tirato gi il bandone hanno riaperto ospitando per tre mesi ventuno proposte innovative diventate in sette casi attivit stabili. Adesso dal Serraglio l'azione si sposta al Macrolotto Zero. Del quartiere a ridosso del centro storico, abitato per lo pi da cittadini di origine cinese e denso di attivit commerciali e di pronto moda, il Comune sogna di fare un distretto creativo dell'area metropolitana, vivo e vissuto dai cittadini. L'arte e la cultura saranno il filo rosso di questa trasformazione, che si accompagner alla riapertura di vecchi spazi industriali in disuso e all'inaugurazione di laboratori e residenze artistiche. La ricetta la stessa di via Serraglio far vivere gli spazi per renderli anche pi sicuri - ma diversi in questo caso gli strumenti, in un quartiere dove si sommeranno anche gli interventi, pi strutturali, del progetto di innovazione urbana, anch'esso finanziato dalla Regione.  

"Anche se rispondono a bisogni diversi che vanno dalla movida sicura al controllo sociale del territorio fino alla lotta al degrado urbano, tutti i nostri progetti pilota per la sicurezza  integrata sottolinea l'assessore alla presidenza della Toscana Vittorio Bugli, stamani a Prato per la presentazione - a un certo punto incontrano l'arte. Sulla scia di straordinarie simili esperienze nel mondo, cos successo a Livorno, a Lucca, e cos succede a Prato". "D'altronde prosegue - l'arte, la cultura, la creativit sono strumenti potentissimi perch i cittadini si riapproprino di spazi vuoti e insicuri e ne facciano luoghi vivi e aperti. Il Macrolotto Zero un vero e proprio laboratorio creativo, dove convivono tante realt . Se l'insicurezza spinge a comprarsi una porta blindata e chiudersi, noi vogliamo creare spazi urbani che rinascono a nuova vita e invogliano le persone ad aprire invece le porte".

Il progetto
L'area del Macrolotto zero a Prato , come la via del Serraglio in pieno centro, ha vissuto negli ultimi anni problemi legati alla sicurezza. Due sono i progetti messi in campo : Pop House e Pop Art, a sua volta diviso in due parti.  Partner delle iniziative, assieme al Comune (e alla Regione che le finanzier ), saranno il Pin universitario di Prato, il Centro per l'arte contemporanea Pecci, le associazioni culturali Chi-na, Dryphoto, Kinkaleri, il Circolo Curiel  e un'ampia rete di cittadini e attori locali. 

Un luogo abbandonato e poco frequentato il ragionamento di partenza - tende ad essere meno sicuro. Da qui l'idea di dare spazio alla cultura, all'arte e  alla socialit che diventano i presupposti per la rigenerazione del tessuto sociale e urbano.   

"E' stata scelta l'area del Macrolotto Zero perch rappresenta l'anello di congiunzione con il Progetto di Innovazione Urbana PIU per la rinascita dello storico quartiere, anch'esso finanziato dalla Regione Toscana, e con le associazioni che da anni operano sul territitorio sottolinea nel corso della conferenza stampa l'assessore Mangani - Un vero intervento di coprogettazione, che risponde alle linee strategiche di questa amministrazione che intende fare del Macrolotto Zero il distretto creativo dell'area metropolitana".

Cos con il giardino della Pop House all'angolo tra via Giordano e via  Colombo, spazio verde che vuole essere un nuovo punto di aggregazione per gli abitanti della zona, si aprir in anteprima un'area che con il progetto Piu sar poi definitivamente destinata a parco urbano.

Dal 1 giugno undici grandi cartelli con la scritta "Dream" punteggeranno via Pistoiese, via Filzi e la strade vicine. Altri due campeggeranno al Centro Pecci. Il progetto, che invita a sognare e trovare nuove chiavi di lettura della realt , dell'artista internazionale e icona della cultura pop Yoko Ono. Prato, con la partecipazione della Fondazione Bonotto di Molvena, lo ospiter come Milano, Roma, Venezia e Bologna. 

L'opera dell'artista Rainer Ganahl  - "Please, teach me Chinese Please, teach me italian" -  inviter invece alla conoscenza reciproca tra nuovi e vecchi residenti, mettendosi gli uni nei panni degli altri. L'artista ha ideato una linea di tessuti, prodotti da Marini Industrie, con cui confezionare diversi abiti, realizzati da Manifatture Digitali Cinema , e mettere cos in scena una performance pubblica in cui lo scambio degli abiti da parte di un gruppo di attori di varie nazionalit diventa una rappresentazione della fluidit dei ruoli sociali e delle contaminazioni culturali tipiche delle citt contemporanee.

C' poi la rigenerazione artistica' della Piazza dell'immaginario,  di uno dei principali luoghi di aggregazione spontanea della zona. Lo spazio si arriccher di una grande Pan-Chi-Na, una panca di via' affacciata verso via Pistoiese, progettata e realizzata con l'associazione culturale Chi-na. La performance conclusiva del progetto di Rainer Ganahl, realizzata assieme al collettivo artistico Kinkaleri, e l'inaugurazione della Pan-Chi-Na costituiranno gli elementi centrali di un vero e proprio street festival, che sar animato da un ampio programma di eventi e che coinvolger cittadini, associazioni, esercenti e imprenditori, italiani e cinesi. La festa si svolger il 22 giugno, parte delle iniziative del trentennale del Centro Pecci.