Salute
28 settembre 2011
9:08

Cosa pensano i toscani del pronto soccorso? Al via l'indagine del MeS

FIRENZE - Quanto tempo passato dal momento dell'accesso a quello della dimissione? Il personale sanitario stato cortese? Come valuta la qualit dell'assistenza ricevuta? Queste, e molte altre domande, 30 in tutto, saranno rivolte agli utenti dei pronto soccorso di tutti gli ospedali toscani, dal prossimo 3 ottobre. Parte infatti luned prossimo, in tutte le 12 Asl e le 4 aziende ospedaliero-universitarie, l'indagine di soddisfazione dei pazienti dei pronto soccorso toscani condotta dal MeS, il Laboratorio Management e Sanit della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, per conto della Regione Toscana.

L'indagine verr svolta tramite molteplici canali. A un campione di 30.000 pazienti sar inviato a casa per posta un questionario da compilare e restituire con busta preaffrancata. Se la persona che riceve a casa il questionario preferisce rispondere per telefono, potr chiamare il numero di telefono dedicato che trover nella lettera, cui lasciare i suoi riferimenti: un ricercatore del MeS la chiamer per effettuare l'intervista telefonica. In alternativa, il paziente potr compilare il questionario su Internet, secondo le modalit che trover nella busta ricevuta a casa.

"Dal 2005 la Regione Toscana, tramite il MeS, svolge indagini per rilevare l'esperienza e il grado di soddisfazione dei pazienti - dice l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - Vogliamo ascoltare la voce del cittadino, per rendere pi efficace l'assistenza. I risultati di queste indagini sono molto utili per conoscere il punto di vista dei pazienti sulla qualit dei nostri servizi sanitari, e per individuare meglio quali aspetti dell'assistenza siano soddisfacenti e quali dovrebbero invece essere migliorati. I principali risultati vengono utilizzati come indicatori che alimentano in modo sistematico il sistema di valutazione della performance delle aziende".

Il questionario si compone di circa 30 domande a risposta chiusa, che prendono in considerazione una serie di aspetti legati all'esperienza dell'utente del pronto soccorso, dal momento dell'accesso fino alla dimissione, quali i tempi di attesa, la cortesia e la professionalit del personale, la valutazione della qualit complessiva. Per favorire il dialogo con i cittadini, il questionario si chiude con uno spazio aperto, in cui inserire commenti e opinioni.

La novit rispetto alle indagini svolte negli anni precedenti, questa volta sta nel fatto che i cittadini potranno continuare a far sentire la loro voce anche dopo la chiusura dell'indagine (che durer circa un mese e mezzo): da dicembre verr infatti attivato un sito Internet che diventer un canale di comunicazione aperto e accessibile a tutti.

"Utilizzando i dati a sostegno delle scelte manageriali - osserva Sabina Nuti, direttore del MeS - le aziende possono accentuare la capacit di ascolto dei bisogni dei cittadini e rendere quindi l'offerta dei servizi pi centrata sui pazienti, anzich sulle esigenze dell'organizzazione interna. Questa opportunit pu essere sfruttata al meglio se i dati, anzich rimanere chiusi nel cassetto dei manager, vengono diffusi tra gli operatori professionali, che hanno modo cos di rivedere le modalit di erogazione delle prestazioni e di migliorare la comunicazione con il paziente".

I dati verranno trattati nel pi assoluto rispetto della privacy. Ai dati avranno accesso esclusivamente i ricercatori che condurranno l'indagine e i risultati verranno resi noti in forma rigorosamente anonima e aggregata, e sar impossiible risalire alle singole persone che hanno partecipato all'indagine. Le informazioni raccolte durante l'indagine verranno conservate per il tempo strettamente necessario allo studio e immediatamente dopo verranno eliminate.