17 agosto 2018
16:33

Crollo Genova: come funziona il sistema radar toscano

FIRENZE Un progetto di monitoraggio in continuo delle deformazioni tramite interfometria radar satellitare, in modo da poter controllare e misurare i cambiamenti del terreno. questo il sistema di cui dispone la Toscana, prima regione in Italia, grazie a un progetto che punta ad attivare per tempo interventi di prevenzione, anticipando cos possibile frane, smottamenti, dissesti.

Si tratta di un'attivit che la Regione ha finanziato con 650 mila euro e che viene svolta dal Dipartimento di Scienze della Terra dell'Universit di Firenze (professori Nicola Casagli e Federico Raspini) in collaborazione con il Consorzio Lamma (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile), partner del progetto, che si occupa della creazione di una applicazione web per la rappresentazione e diffusione dei dati elaborati, e la partecipazione del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Il percorso partito nell'ottobre 2016, grazie all'accordo stipulato tra questi soggetti.
L'interferometria radar satellitare rappresenta lo strumento pi all'avanguardia per la misura degli spostamenti superficiali e consente l'individuazione, la mappatura e l'analisi di quelle aree interessate da deformazioni connesse a fenomeni di dissesto idrogeologico come frane e subsidenza indotta da pompaggi della risorsa idrica o legata allo sfruttamento della risorsa geotermica.

Tali dati possono essere utilizzati anche per il monitoraggio di infrastrutture di origine antropica come porti, tracciati stradali, ponti, cavalcavia e viadotti, per valutare la stabilit di edifici e per mettere in evidenza e controllare fenomeni di instabilit in aree di cava. L'obiettivo generale il monitoraggio in continuo dello scenario deformativo del territorio della Toscana.
In questo modo sar possibile individuare aree anomale, ovvero aree che si muovono in modo non coerente con il passato e che quindi necessitano di ulteriori indagini ed approfondimenti. Sar possibile anche rilevare trasformazioni del territorio che non sono state regolarmente autorizzate o che non sono congrue alle norme vigenti.
I risultati delle attivit svolte sono trasmessi alla Direzione di Difesa del Suolo e Protezione Civile tramite periodici bollettini di monitoraggio che contengono informazioni, specifiche e sempre aggiornate, delle deformazioni in atto.