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28 ottobre 2013
11:57

Da monastero ad albergo: curiosità, foto e dettagli

FIRENZE - Il 'convento della contesse di Luco' diventò ospedale dal 1871 e tale è rimasto fino alla fine degli anni Settanta, da allora praticamente inutilizzato e in evidente e crescente stato di abbandono. E' un complesso enorme, nato nel Trecento come monastero camaldolese, ampliato nel Quattrocento per mano di uno sconosciuto ma valente architetto, e cresciuto ulteriormente nel tempo. Misura 3.500 metri quadri, circondato dal più tipico panorama toscano, ed ha quindi tutti gli ingredienti per diventare un albergo di pregio accogliente e frequentato: compresa la vicinanza dell'autodromo del Mugello, con clienti che potrebbero arrivare anche dal circo dei motori.

"Il bene – spiega l'assessore alla presidenza e al bilancio della Regione Toscana, Vittorio Bugli – figura da tempo tra le proprietà alienabili della Regione". Fu acquistato dalla Asl di Firenze per 2 milioni e mezzo: l'Università di Firenze era interessata a realizzarci un polo decentrato di agraria e zootecnia. Il protocollo d'intesa risale al 2004. Poi nel 2009 l'Università fece retromarcia, obbligata anche da una legge nazionale, ed altre idee si sono fatte avanti: da un centro congresso ad un convitto per studenti, da un o spazio dove poter valorizzare la gastronomia locale e la filiera corta ad una scuola di cucina o una struttura per l'infanzia o l'adolescenza. "Finché – sottolinea ancora Bugli - abbiamo chiesto ad Irpet, l'istituto di programmazione della Regione, di valutare la migliore vocazione possibile del bene e l'istituto ha indicato in quella turistica-ricettiva la più opportuna destinazione e la via dunque da battere".

Nel programma unitario di valorizzazione approvato dalla giunta regionale prima della pausa estiva l'ex ospedale, di proprietà della Regione, è destinato ad accogliere dunque la struttura ricettiva, con la possibilità comunque di utilizzare lo spazio ed alcuni locali per alcune iniziative della popolazione e e del Comune. Su un ettaro di terreno vicino, di proprietà comunale, troveranno invece posto un parcheggio (5 mila metri quadri per almeno 120 posti auto), sarà costruita una strada di collegamento e ci sarà spazio, su altri 2.200 metri quadri, anche per giardini ed una piccolissima area residenziale per il recupero di modestissimi volumi esistenti, pari a qualche centinaio di metri quadri al massimo.