22 gennaio 2019
10:00

Dallo stadio al lager

Tra i deportati nei campi di sterminio nazisti non sono mancati campioni del pallone.  Ad Auschwitz e a Birkenau si giocava anche a pallone. Si racconta che un gol o una parata valevano un pezzo di pane o una patata. I nazisti si divertivano a vedere giocare campioni ridotti a scheletri, scommettevano, punivano, premiavano.

Ad Auschwitz morto Arpad Weisz, nome forse ai più sconosciuto ma che stato l'allenatore che ha conquistato con l'Inter lo scudetto nel 1929-30, il primo della Serie A come la conosciamo oggi, e poi altri tre titoli nazionali con il Bologna, oltre al Trofeo delle Esposizioni, ovvero la Champions League dell'epoca. 

Quando nel 1938 arrivarono le leggi antisemite, Arpad fu costretto a dimettersi. Pochi mesi dopo si rifugiò in Francia , poi in Olanda e da lì fu deportato nel lager da dove non fece ritorno.