FIRENZE - "Lavoriamo insieme su un progetto condiviso per costruire un sistema toscano di alta formazione capace di eliminare sovrapposizioni e capace di valorizzare le tante esperienze di eccellenza che gi oggi vivono nelle nostre universit e scuole di alta formazione". Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana e assessore con delega all'Universit , ha portato un saluto ("decisamente non formale") al workspop sui "dottorati di ricerca toscani" organizzato, a Siena, dalle tre Universit toscane.

Sottolineato come, a differenza dell'Italia, all'estero il dottorato di ricerca " s considerato indispensabile per la carriera accademica ma anche molto utile per quasi tutte le altre professioni", Targetti ha invitato a considerare come "una simile stortura" italiana condizioni lo status e le prospettive professionali dei nostri dottori di ricerca: troppo spesso costretti all'esodo perch non trovano, in Italia, offerte formative competitive a livello internazionale.

Davanti a un importante cambio di passo da parte delle Universit toscane ("hanno scelto il dottorato come nuova occasione di rinnovamento, su cui provare a ridurre la frammentazione e su cui puntare anche per incoraggiare la necessaria internazionalizzazione dei nostri atenei"), Stella Targetti ha assicurato la condivisione della Regione e il necessario sostegno anche in termini di possibili investimenti.

Nel corso del suo intervento al convegno senese, in cui sono state affrontate le prospettive di internazionalizzazione e di cooperazione regionale, Stella Targetti ha anticipato alcuni criteri per un progetto di "dottorato toscano": ogni corso dovr coinvolgere almeno due universit generaliste con l'auspicato coinvolgimento anche delle scuole superiori di alta formazione; i corsi di formazione dovranno essere in lingua inglese; per le discipline che lo consentono, dovranno essere valorizzate, gi durante il percorso formativo, le relazioni e i coinvolgimenti con le realt produttive e con il mondo della ricerca extra universitaria.