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17 marzo 2015
15:30

Ecco come la Toscana prova a semplificare la burocrazia

FIRENZE La burocrazia pu essere alleggerita anche con misure semplici, rapide e circoscritte, misure che uniformino regole e procedure e capaci di essere pensate e poi messe in pratica in appena nove mesi. Ecco i nove modi scelti dalla Regione con il progetto #semplificatoscana.
 
Edilizia, minori oneri per decine di milioni
Sono stati definiti modelli unici da adottare in tutti i comuni per via telematica per permesso a costruire, SCIA, comunicazione di inizio attivit libera (CIL) e asseverata (CILA). La semplificazione parte dunque dall'edilizia, settore in sofferenza con la crisi degli ultimi anni. Finora informazioni e documenti richiesti erano pi complicati e potevano essere sensibilmente diversi da Comune a Comune. I moduli sono stati approvati dalla giunta regionale a gennaio. Si calcola che con la nuova Scia imprese e cittadini potranno risparmiare 21 milioni di euro in un anno: con la digitalizzazione dell'inoltro dei documenti se ne aggiungeranno altri 13. Ma si ridurranno gli oneri anche per l'attivit edilizia libera, ovvero manutenzioni ordinarie, abbattimento di barriere architettoniche, installazione di serre mobili e lavori legati all'agricoltura: il risparmio dall'uso di modelli unici, ipotizzando le stesse 34 mila pratiche registrate nel 2011, sarebbe pari a 16,8 milioni.
 
Nuova autorizzazione unica ambientale
Diventa pi semplice anche richiedere un'autorizzazione per gli scarichi di acque reflue industriali, per le emissioni in atmosfera o l'utilizzo di fanghi agricoli, come inviare i documenti che riguardano l'impatto acustico di un'attivit , l'utilizzazione in agricoltura di acque reflue o l'autosmaltimento di rifiuti non pericolosi. Nel 2013 l'autorizzazione unica ambientale aveva gi sostituito con legge nazionale sette diverse autorizzazioni: peccato che gli adempimenti richiesti fossero sensibilmente diversi da provincia a provincia. Una complicazione inutile. La Toscana si adoperata a livello nazionale per una nuova modulistica, che dopo maggio sar disponibile on line. Alla fine il risparmio per le imprese si aggirer tra il 12 e il 18 per cento dei costi attualmente sostenuti.
 
Pi facile avviare un'attivit produttiva. Piattaforma regionale del Suap 
Semplificata anche la procedura per avviare un'attivit produttiva. La Scia da presentare al Suap, lo sportello unico per le attivit produttive, diventa unica, uguale per tutti i comuni e pi semplice. Finora la mancanza di uniformit tra territori diversi rendeva le procedure pi onerose, oltre a creare incertezza. I nuovi moduli, approvati dalla giunta a gennaio, sono gi disponibili on line e non sar pi richiesta documentazione in possesso dell'amministrazione. Per gli imprenditori vorr dire risparmiare dal 10 al 20 per cento sui costi di presentazione di ogni Scia. Entro giugno 2015 (ora in fase di test) sar inoltre attiva un'unica piattaforma informatica regionale Suap al posto delle tante al momento esistenti e indipendenti, diverse le une dalle altre.
 
Sempre per i Suap stato definito un archivio unico delle linee interpretative comuni su norme e regolamenti oggetto di dubbi e problemi per le imprese: su proposta delle associazioni di categoria stata creata un'antologia digitale di tutte le 'interpretazioni', a disposizione dei Comuni ma anche delle aziende. E' stata dato vita anche ad un registro unico dei controlli sulle imprese. In Italia la disciplina al riguardo complessa e frammentata, con molte amministrazioni che controllano ma non sempre coordinate tra loro. Ci si traduce in duplicazioni a volte inutili o controlli sproporzionati. Il registro unico, telematico, consentir di condividere le informazioni: sperimentato da Artea ed esteso ad altre agenzie regionali come Arpat e Sanit , l'obiettivo condividerlo in futuro anche con Inail e Inps.
 
La semplificazione passa anche da un catasto unico degli impianti termici, primo passo per una banca dati accessibile per via telematica: finora le informazioni richieste variavano da territorio a territorio. Sono state approvate infine norme pi semplici per l'accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona. Anche in questo caso la parola d'ordine 'dare uniformit '. Complessivamente la proposta di semplificazione ha portato ad eliminare 99 requisiti su 147 e la riformulazione di 39.
 
Armadio delle certificazioni 
Delle nove misure studiate e messe in pratica in nove mesi dalla Regione resta solo da completare l'armadio delle certificazioni, ovvero quella piattaforma condivisa che possa permettere alle amministrazioni pubbliche di scambiarsi documenti sulla regolarit contributiva delle imprese (ovvero il Durc), ma in divenire anche certificati antimafia, antipedofilia e vari tipi di autodichiarazioni. Presentarli obbligatorio per le aziende che partecipano a bandi ed appalti, ma anche per chi deve ricevere un contributo o un finanziamento su un progetto. Un archivio condiviso eviterebbe che gli stessi documenti vengano richiesti da pi enti per la stessa azienda, velocizzando peraltro anche i pagamenti con un risparmio anche di alcuni mesi. La Regione ha avviato al riguardo un confronto con i Ministeri, per valutare le modifiche a leggi nazionali necessarie. Una prima semplificazione comunque c' gi stata, con il Durc on line tenuto a battesimo con successo dalla Regione nel 2014 e gi fruibile attraverso la piattaforma open.toscana.it/servizi.