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19 ottobre 2011
14:18

Educazione alimentare, l'università imperiale di Tokyo sceglie il 'modello Toscana'

FIRENZE- L'assessore all'agricoltura e foreste della Toscana, Gianni Salvadori, ha incontrato a Firenze, nella sede della Regione, una delegazione Giapponese dell'università di Tokyo "Gakushuin Women's College".

L'incontro si è svolto in preparazione di un Simposyum che si terrà a Tokyo nel mese di Febbraio 2012, promosso dalla prestigiosa Università imperiale  del Sol Levante, in collaborazione con il Centro Educazione del Gusto di Prato, sul tema dell'alimentazione e del rapporto fra le giovani generazioni e il cibo.

L'università imperiale di Tokyo ha scelto infatti il "modello Toscana" in tema di educazione alimentare e di fornitura alle mense scolastiche dei prodotti di filiera corta.

L'assessore ha colto l'occasione per sottolineare l'importanza attribuita dalla Regione alla sana e corretta alimentazione come base della prevenzione di malattie che, sempre più frequentemente, si manifestano sin dall'infanzia per poi diventare croniche nell'età adulta.

E' stato inoltre illustrato l'impegno della Regione, attraverso bandi rivolti a tutti i Comuni, per far sì che nelle mense scolastiche siano offerti ai bambini i prodotti locali, legati alla stagionalità, che fanno parte della Dieta Mediterranea.

Infine Salvadori si è soffermato sull'impegno dell'assessorato per la creazione di un centro di tracciabilità e salubrità dei prodotti volto a garantire sicurezza alimentare a tutti i cittadini.

La delegazione giapponese sarà ospite domani, giovedì 20 ottobre, dell'asilo di Terranuova Bracciolini, scelto come un modello di Mensa Toscana dove i bambini del nido mangiano quotidianamente solo prodotti toscani, cominciando così sin dalla prima infanzia a sviluppare il gusto per i prodotti di qualità.

La delegazione giapponese è stata accompagnata nella visita in Regione da rappresentanti del Centro Educazione del Gusto di Prato, di cui è ospite, e con il quale è stato sottoscritto un protocollo di collaborazione per i prossimi cinque anni sui temi dell'educazione e della cultura alimentare.