Economia
Lavoro
18 dicembre 2018
16:41

Europa in Toscana, Rossi a Prato: "L'Europa porta sviluppo e vantaggi"

PRATO - Trenta anni fa il Pecci apriva con una mostra dedicata all'Europa oggi. E proprio il museo di arte contemporanea a Prato, rinato grazie anche ai fondi europei, stato scelto stamani dal presidente della Toscana Enrico Rossi, in visita in citt , per raccontare ai giornalisti l'Europa che aiuta i territori e di cui troppe volte ci si dimentica.

"Grazie all'Europa racconta - si possono realizzare tante iniziative di qualit : far rinascere quartieri che siano occasione anche di sviluppo, investire in cultura, sostenere l'innovazione delle aziende. Certo servono istituzioni attente ed imprese pronte ad investire ed approfittare dei contributi messi a disposizione, ma in Toscana l'abbiamo saputo fare, tant' che abbiamo speso anche le risorse che altri non hanno saputo utilizzare, aggiungendo poi ulteriori fondi regionali".

Contro la cattiva narrazione di un'Europa solo veti e burocrazia, il presidente della Toscana propone il racconto di un'Europa buona: un'Europa fatta di fondi europei che valgono, ricorda, con la quota regionale e statale lo 0,5 per cento del Pil toscano, un'Europa che grazie al mercato unico offre occasioni di sviluppo ma che "sarebbe miope - si sofferma ridurre ad un calcolo semplicistico di quanto diamo e quanto prendiamo", un'Europa che offre vantaggi anche grazie all'elaborazione di politiche di qualit : "non sempre perfette ammette Rossi -, che a volte vanno corrette ma sempre avanzate". Politiche che hanno a che fare con il rispetto dell'ambiente, l'agricoltura di qualit , l'economia circolare anche oltre naturalmente all'innovazione tecnologica. In Europa insomma, riassume, importante esserci.

Anche contro lo spauracchio della burocrazia di Bruxelles Rossi, che precisa di non volersi assolutamente candidare al Parlamento europeo, ha la sua contronarrazione. "In Europa una soluzione si trova sempre, se uno avanza progetti seri: basta essere aperte al dialogo" spiega. Pungola il governo che ha tagliato le risorse destinate ai territori per la rigenerazione urbana. "Se alle risorse europee del Piu si fossero aggiunti ulteriori risorse dice magari avremmo potuto finanziare altri progetti". E' critico su una eventuale ricentralizzazione delle fondi europei. "Si perderebbe - annota - il legame con i territori, il rischio sarebbe quello di far sfumare tanti piccoli e grandi investimenti diffusi. E poi i progetti nazionali sono quelli pi in ritardo in questo momento".

Certo c' anche un'Europa che al presidente Rossi non piace e che vorrebbe cambiare. "E' quella spiega dove domina troppo il mercato e dove le aziende possono spostare le loro produzioni approfittando di salari pi bassi e dumping sociale. L'Europa nata su due gambe: mercato unico, che motore di sviluppo ed elemento di pace, e coesione sociale. Su quest'ultima negli ultimi anni ci si per fermati. Le proposte di una web tax, di una tassa sulle emissioni in atmosfera o sulle transizioni finanziarie che avrebbe permesso di quadruplicare i fondi europei sono state purtroppo accantonate". "Ma la soluzione - conclude - non pu essere quella di tornare indietro alla ricetta del piccolo e bello".  

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