Salute
13 novembre 2019
13:00

Filiera ittica, Regione e Direzione Marittima collaborano per la sua sicurezza

FIRENZE - Regione Toscana e Direzione Marittima della Toscana collaborano per garantire la salvaguardia della salute dei consumatori e al contempo la tutela della risorsa ittica. L'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi e il direttore della Direzione Marittima, Contrammiraglio Giuseppe Tarzia hanno siglato stamani un accordo, con l'obiettivo comune della salute pubblica nell'ambito della filiera dei prodotti ittici. Il protocollo è valido fino al 31 dicembre 2020, e prorogabile per il triennio 2021-2023.

"Voglio ringraziare la Direzione Marittima per la collaborazione e la disponibilità sempre massima e per il lavoro che è stato fatto nell'interesse della salute dei cittadini - ha detto l'assessore Saccardi - Noi abbiamo servizi che fanno capo all'ambito veterniario, che con l'autorità marittima lavorano ogni giorno per reprimere le frodi e garantire la qualità dei prodotti e la correttezza dei percorsi. Il protocollo firmato stamani rafforza questa collaborazione".

"Grazie alla fiducia che ci avete accordato - è la dichiarazione del Contrammiraglio Tarzia - Questo accordo quadro è un consolidamento di quello che già accade in una materia di assoluta sensibilità, che associa la sicurezza alimentare e la tutela del consumatore finale, unendo le competenze della Regione e dell'autorità marittima. Ora era arrivato il momento di strutturare un rapporto che di fatto va avanti da anni". Giuseppe Tarzia ha ricordato esempi specifici di questa collaborazione, che hanno portato, nel 2016, alla chiusura definitiva di un ristorante a Livorno, e l'estate scorsa di un locale a Calambrone; mentre a Prato - ha informato - in negozi e ristoranti gestiti da cinesi, da luglio a ottobre 2019 sono stati sequestrati, per mancanza di requisiti igienici, una tonnellata di prodotti ittici, con multe per 52.000 euro.

Il Ministero della salute prevede la gestione dei controlli congiunti da parte delle autorità competenti che hanno un ruolo nel campo della sicurezza alimentare. Il PNI, Piano nazionale integrato, ha come obiettivi la tutela del consumatore e della leale concorrenza, mediante il mantenimento di un elevato livello di protezione della salute umana, degli animali, della sanità delle piante e della sicurezza alimentare; il contrasto alle frodi, alle contraffazioni e agli illeciti a danno dei consumatori, anche attraverso la cooperazione e il coordinamento tra le diverse autorità competenti e tutti gli organi preposti al controllo.

Il protocollo siglato stamani mette in campo un piano di azione congiunto tra le due istituzioni deputate al controllo della filiera ittica, che prevede la gestione e la programmazione di controlli congiunti, nell'ambito delle rispettive competenze istituzionali. Le verifiche riguardano le attività di pesca e commercializzazione dei prodotti ittici, la salvaguardia delle specie ittiche, la tutela del consumatore, l'igiene e la sicurezza alimentare. I controlli toccano tutte le fasi della filiera, a partire dalla pesca e altre attività primarie, fino alla vendita al dettaglio e alla somministrazione, per evitare che prodotti non conformi arrivino sulle nostre tavole o ci vengano serviti nei ristoranti. L'intesa contempla inoltre le attività di ricerca ai fini scientifici, la raccolta ed elaborazione di dati e informazioni in materia di pesca, igiene e sicurezza alimentare e  l'aggiornamento professionale del personale deputato ai controlli.

Al protocollo quadro seguiranno accordi specifici con le tre Aziende sanitarie della Toscana e le Capitanerie toscane per i dettagli tecnico-operativi, consolidando così il già esistente legame di cooperazione, in coerenza con le normative comunitarie e gli indirizzi nazionali in tema di sicurezza, che prevedono, per l'appunto, che ove operano più autorità competenti od organismi di controllo, si debbano adottare appropriate procedure di cooperazione.

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