Istituzioni
16 settembre 2019
16:22

Forum europeo sulla sicurezza nelle città, Toscana da questa estate nel comitato esecutivo

FIRENZE - I progetti che la Toscana sta sperimentando in tema di sicurezza urbana potrebbero diventare delle linee guida anche per altre amministrazioni locali e nazionali in Europa. Potrebbero addirittura diventare fonte di ispirazione e influenzare le scelte europee su un tema così cruciale e dibattuto.Questo potrà avvenire grazie anche alla elezione della Regione Toscana a membro del Comitato Esecutivo dell'European Forum of Urban Security (Efus). "Esprimiamo soddisfazione per questo riconoscimento della nostra politica innovativa sui temi della sicurezza nelle città. Far parte di questo organo decisionale è una grande opportunità che ci consentirà di partecipare al dibattito in corso in Europa sui temi della sicurezza urbana  – commenta l'assessore alla presidenza Vittorio Bugli – Questo nuovo ruolo ci permetterà di condividere metodi e obiettivi con le altre regioni e città, e allo stesso tempo di portare il nostro contributo e influenzare le scelte legislative e di programmazione che saranno fatte a livello europeo".

Il Forum europeo per la sicurezza urbana, costituito nel 1987 sotto gli auspici del Consiglio d'Europa, riunisce una rete di 250 amministrazioni locali e regionali di sedici diverse nazioni d'Europa. Dall'Italia ne fanno parte cinque Regioni (oltre alla Toscana ne sono membri Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Umbria) e ventitré città, di cui due – Firenze e Prato – toscane.   L'obiettivo è rafforzare le politiche di prevenzione della criminalità e promuovere il ruolo degli enti locali nelle politiche nazionali ed europee. Le diversità delle comunità che fanno parte di questa rete - di varie dimensioni, di diversi paesi e con diversi orientamenti politici - contribuisce ad arricchire gli scambi su un ampio spettro di argomenti. Il comitato esecutivo di Efus è al momento composto da 34 membri con diritto di voto e cinque membri con ruolo consultivo e di osservatore.  Assieme alla Toscana, neo eletta a fine giugno durante la riunione ad Augusta in Germania, la voce italiana è rappresentata nel comitato esecutivo da Emilia Romagna e Genova (che già c'erano nel 2016) e Umbria, presente dal 2017. Prato vi siede da quest'anno come osservatore. 

Il comitato si riunisce una volta ogni semestre. I membri con diritto di voto sono eletti per mandati triennali e prendono parte alle elezioni di altri membri. La prossima riunione si svolgerà il 23 e 24 settembre 2019 a Parigi e costituirà un'opportunità per stabilire le  priorità in vista dell'assemblea generale che si terrà nella primavera del 2020.

Il tema dei centri delle città e della loro vivibilità è tra i più rilevanti  all'interno dell'ampia tematica della sicurezza urbana. La Regione Toscana lavora da anni su questi fronti attivando vari tipi di interventi. In particolare l'approccio scelto è quello della sicurezza integrata, intesa come cura dei luoghi e delle persone, e le cui linee guida sono definite nel  "Libro Bianco sulle politiche regionali di sicurezza urbana" elaborato in collaborazione con Anci Toscana, l'associazione dei comuni, al termine di un percorso partecipato. Si spazia dal finanziamento dei sistemi di videosorveglianza ai progetti pilota di rigenerazione dei quartieri degradati attraverso la riapertura di negozi e la creazione di eventi sociali, fino alla sperimentazione della polizia municipale di prossimità che vede agenti in strada a contatto con i cittadini. Le linee guida hanno lo scopo di fornire agli enti Locali spunti, modelli e ispirazione per politiche di sicurezza che si caratterizzino come integrate, con una specifica rilevanza  del tema della prevenzione. 

La Toscana fa parte dalle fine del 2018 anche del partenariato dell'Agenda urbana per l'Unione europea, per quanto riguarda appunto la sicurezza delle città.