Agroalimentare
25 maggio 2011
12:26

Fringuello: Salvadori: 'La Regione vuol conoscere la consistenza della specie'

FIRENZE - "Nessuno in Toscana, tantomeno la Regione, sta invocando la caccia selvaggia, ma crediamo che sia pieno diritto di un ente pubblico, come la Regione, conoscere la consistenza di una specie. Questo quello che abbiamo chiesto."

Cos Gianni Salvadori, assessore alla caccia della Regione interviene dopo le polemiche sul frinquello ad opera di varie associazioni ambientaliste. Per fare chiarezza l'assessore ricostruisce la vicenda nella sua cronologia.

"La Regione Toscana ricorda Salvadori aveva chiesto all'ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), nei tempi e nei modi previsti, di esprimersi sulla consistenza numerica del fringuello e sulla cosiddetta "piccola quantit " prelevabile come da Direttiva dell'Unione Europea, nella parte che riguarda la caccia tradizionale agli uccelli.

Ma questo ribadisce Salvadori non significa affatto che la Regione abbia intenzione di strappare la caccia in deroga ai piccoli passeriformi, come affermano in un documento inviato alla stampa le associazioni animaliste.

Lo dimostrano i fatti aggiunge Salvadori tanto che negli ultimi sei anni la deroga al fringuello non stata applicata in Toscana, a differenza di quanto avvenuto in altre regioni d'Italia."

Sgombrato il campo dagli equivoci, l'assessore sottolinea invece una questione di carattere istituzionale.

"La Regione ha il pieno diritto di conoscere la consistenza della specie, cos come l'Ispra ha il dovere di esprimere i pareri tecnico scientifici richiesti dalle regioni. Quando l'ISPRA ha chiesto alle Regioni dati sulle consistenze degli ungulati, dei migratori, sul prelievo venatorio e su moltissime altre tematiche faunistiche, la Toscana ha sempre risposto e lo ha fatto tempestivamente."

In passato anche l'ISPRA si era comportata in maniera analoga. "Fino al 2005 ricorda l'assessore regionale - l'Ispra rispondeva alle Regioni che ne facevano richiesta fornendo la cosiddetta "piccola quantit " della specie fringuello e dichiarava prelevabili in Italia un certo numero di questi, peraltro abbondanti, migratori. E dato l'ottimo stato di conservazione della specie, la quantit che veniva prelevata sempre stata compatibile con la conservazione della specie."

Poi c' stato un cambio di linea dell'ISPRA. "Dopo il 2005 l'istituto ha deciso di interrompere la sua funzione di consulenza ricorda Salvadori - a seguito di una pronuncia della Commissione Europea in merito al metodo di calcolo adottato dall'Istituto stesso. Pertanto l'Ispra non ha pi fornito i dati sulla piccola quantit alle Regioni richiedenti. Ma la stessa Comunit Europea a ribadire che questo compito deve essere svolto, quando afferma che " responsabilit dello Stato membro determinare la piccola quantit sulla base delle migliori informazioni disponibili", consentendo quindi metodi alternativi di calcolo rispetto a quelli adottati in passato da ISPRA."

Ed qui che si origina il ricorso al TAR da parte della Toscana.

"La Toscana ha perci deciso conclude Salvadori - di ricorrere al TAR chiedendo l'annullamento del parere dell'ISPRA Non vedo ribadisce l'assessore regionale perch la Regione non debba conoscere la consistenza di questa specie e confermo che nessuno in Toscana sta invocando la caccia selvaggia. L'ampia maggioranza con la quale stata approvata la nuova legge regionale in materia venatoria la testimonianza del largo coinvolgimento di tutta la societ civile. Tanta demagogia in casi come questo si potrebbero evitare."