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14 marzo 2011
13:12

Giornalisti e scrittori perseguitati, Nencini incontra Hassan Abedi

FIRENZE - Sono arrivati a Chiusi tra le fine e l'inizio del nuovo anno - lui, la moglie e il figlio -, confermando e proseguendo quella tradizione di accoglienza che ha visto la Toscana, gi nel 1999, prima regione italiana a proporsi come terra di rifugio per scrittori e intellettuali vittime di persecuzioni nel mondo. Ed oggi il trentenne giornalista e scrittore Mohammed Hassan Abedi, accompagnato dall'assessore alla cultura di Chiusi Leonora Gherardi, ha incontrato l'assessore alla promozione dei diritti umani della Toscana, on. Riccardo Nencini, nel suo studio di Palazzo Cerretani a Firenze. Mancava la moglie Sepideh Jodeyri, anche le giornalista e poeta, rimasta a casa con il figlio di due anni Ario, costretto a letto da un raffreddore.

"C' una lunga tradizione di vicinanza tra la Toscana, la Regione e gli scrittori e giornalisti iraniani. Con loro abbiamo organizzato tante vigilie del 30 novembre, che la festa della Toscana" ha ricordato Nencini. "C' anche una lunga tradizione di attenzione ai diritti umani ha proseguito - e la rete Icorn di cui la Toscana parte e grazie a cui Hassan Abedi ha potuto trovare rifugio a Chiusi solo uno dei tasselli con cui si dispiega". L'assessore ha ricordato le Citt Nidi di Rondine, tra le tante associazioni con cui la Regione ha rapporti. "Continuiamo intanto a lavorare ha concluso per far entrare nella rete Icorn, accanto a Chiusi, anche Firenze e Siena".

Perseguitato per i suoi scritti

Hassan Abedi era un perseguitato in patria, per le idee e per quello che scriveva. E in Iran spera un giorno di poter tornare: per questo non vuol essere considerato un rifugiato. Pubblicava i suoi articoli con lo pseudomino di Ehasan Abedi. Censurato pi volte e controllato dal regime, ha visto chiudere pi di dieci giornali che ha diretto o per cui scriveva.Oggi tira finalmente un sospiro di sollievo, ospite del Comune e della Regione nella casa di famiglia che Maria Pace Ottieri, figlia dell'intellettuale Ottiero Ottieri, da anni a Chiusi ha messo a disposizione della rete Icorn e di tutti gli scrittori perseguitati.

Undici scrittori ospiti in Toscana

La Toscana aderisce ad Icorn, la rete di citt rifugio per scrittori e intellettuali perseguitati nel mondo, fin dalla sua nascita, nel 2005, ed ancor prima faceva parte di Inca, l'associazione che l'ha preceduta. Negli ultimi cinque anni sono stati quattro gli artisti e intellettuali ospitati. Al momento l'unico presente Mohammed Hassan Abedi, con la moglie e il figlio. Ma Grosseto ha ospitato fino ad un anno e mezzo fa Pedro Marques de Armas, scrittore e poeta cubano, e la giornalista Rohodhalah Mashavave. A Chiusi ha vissuto fino all'anno scorso l'intellettuale iraniano Hasn Yousefi Eshkevari. Dal 2000 avevano trovato rifugio in altri sette: a Grosseto, a Certaldo e a Pontedera.

Protagonisti al meeting con i ragazzi

Gli scrittori perseguitati sono stati protagonisti a dicembre, con le loro testimonianze, del Meeting sui diritti umani che dal 1997 la Regione organizza a Firenze con gli studenti di tutte le scuole toscane. Durante la scorsa estate la Regione e l'assessore Nencini sono intervenuti anche a sostegno di Juan Juan Almeida, il quarantacinquenne scrittore e figlio di un comandante della rivoluzione (il numero 'tre' dopo Castroe Che Guevara), a cui, pur malato, per sette anni era stato negato il permesso di uscire dall'isola. Ed ora si trova a Miami, con la figlia e la moglie.

Trentacinque citt in tutto il mondo

Icorn ha sede in Norvegia, a Stavanger, e contava alla fine dell'anno scorso 35 citt rifugio in tutto il mondo, per lo pi in America e in Europa, e due regioni (la Toscana, appunto, e il sud della Svezia). Ma altre citt si stanno aggiungendo, in tutti e cinque i continenti, anche perch gl scrittori in lista di attesa per un rifugio sono diversi.

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