Cultura
Turismo Agriturismo
24 novembre 2017
15:07

Gli amici di San Giusto, associazione nata nel 2016

FIRENZE - L'associazione "Amici di San Giusto" si costituita nel febbraio 2016, con lo scopo di sollecitare un intervento e accendere un riflettore per far prendere coscienza dello stato di abbandono in cui versava l'abbazia al Pinone, monumento unico nel suo genere. I soci fondatori dell'associazione erano comunque gi attivi nel 2015 ed hanno organizzato iniziative e  promosso attivit e dibattiti sulla chiesa. Dal 2016 il programma di attivit ha coinvolto la cittadinanza, le istituzioni ed altre associazioni del territorio.

"L'organizzazione di mostre, eventi culturali, rappresentazioni teatrali, concerti e momenti di discussione ha fatto si che aderissero all'associazione circa duecento soci racconta il presidente, Fabrizio Buricchi -, persone che hanno lavorato unite per conseguire importanti risultati: fra tutti la raccolta di quasi diecimila firme per il censimento dei Luoghi del Cuore del FAI".

Tutto questo ha dato un enorme visibilit all'abbazia e all'operato dell'associazione, che oggi vede realizzato il primo grande obiettivo: dare un futuro a questo antico monumento.

Di pi . "Il protocollo d'intesa firmato a luglio fra Soprintendenza, Comune di Carmignano e l'associazione - ricorda ancora Buricchi - apre ad un confronto reale e propositivo per una futura gestione dell'abbazia, legata al territorio, alla sua storia, e al suo inserimento nel contesto dinamico, turistico e culturale del territorio del Montalbano.  "Questo ci fa ben sperare" commentano i volontari, che ringraziano la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio nelle persone del soprintendente Andrea Pessina e responsabile di zona Gabriele Nannetti. Ringraziano anche il FAI, a partire dlala responsabile dei "Luoghi del Cuore" Federica Armiraglio e del Capo Delegazione del FAI Prato-Pistoia Rosita Galanti Balestri e infine ringraziano i tanti soci, artisti e volontari che hanno dato ciascuno il proprio aiuto.

L'associazione parteciper , con almeno 15 mila euro, al restauro del bene.