Sociale
Diritti
5 maggio 2011
16:00

Glossario, chi è l'immigrato che può richiedere asilo

FIRENZE - Un richiedente asilo è l'immigrato che si trova fuori dal proprio paese e chiede protezione ad un altro stato in base alla convenzione di Ginevra sui rifugiati del 1951: un accordo internazionale a cui l'Italia ed altri 143 paesi nel mondo hanno aderito. Chi richiede asilo, fino alla decisione finale delle autorità competenti che può arrivare anche dopo sei mesi, ha diritto di soggiorno regolare nel paese di origine: anche se giunto in maniera irregolare o privo di documenti di identità.

A chi richiede asilo può essere riconosciuto lo status di rifugiato: è il caso di chi può dimostrare una persecuzione individuale (o quantomeno un rischio di persecuzione) per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale od opinioni politiche.

Il più delle volte, almeno tra chi arriva in Italia, viene comunque riconosciuta una protezione 'sussidiaria': è il caso appunto di chi non rientra nella definizione di 'rifugiato' in base alla Convenzione di Ginevra del 1951 ma necessita comunque di una protezione in quanto, in caso di rimpatrio nel paese di origine, sarebbe in serio pericolo a causa di conflitti armati, violenze generalizzate o massicce violazioni dei diritti umani. In Italia nel 2007 la protezione 'sussidiaria' è stata riconosciuta all'80% degli immigrati a cui è stato riconosciuto il diritto di asilo.

Un migrante è invece colui che sceglie di lasciare volontariamente il proprio paese d'origine per cercare un lavoro e migliori condizioni economiche altrove. Contrariamente al rifugiato, può far ritorno a casa in condizioni di sicurezza. Un migrante irregolare (o clandestino) è invece l'immigrato che è entrato in un paese eludendo i controlli di frontiera, ma anche chi vi è regolarmente entrato con un visto turistico e poi vi è rimasto dopo la scadenza o non ha lasciato il territorio del paese di destinazione dopo un un provvedimento di allontanamento.