Economia
Istituzioni
22 dicembre 2015
18:20

I numeri del bilancio 2016, risparmi e tasse invariate

FIRENZE - Il bilancio 2016 alla fine conter 6 miliardi e 761 milioni per la sanit , 255 milioni di fondi vincolati e 1 miliardo e 491 milioni di bilancio effettivo dell'ente Regione, comprese le funzioni che erano delle Province. I fondi comunitari valgono 411 milioni.

Sul fronte della spesa corrente, la priorit stata salvaguardare le politiche per l'istruzione e il diritto allo studio, la cultura e il sociale. Nei fondi europei gi attribuiti si cercato invece, come gi accennato, un sostegno per altre misure e politiche regionali, incluso il progetto Giovanis lanciato all'inizio della scorsa legislatura. Del resto grazie all'impegno e lo sforzo di compartecipazione, la Toscana per l'attuale settennato potr contare su 143 milioni, venti milioni in pi l'anno, provenienti dal bilancio regionale che consentiranno di riversare sulla Toscana 500 milioni in pi da qui al 2020. Si punta naturalmente anche ad un ulteriore recupero dell'evasione fiscale, che gi buoni frutti ha comunque dato in questi anni.

Uffici con il Pegaso nelle Province
Cambia il volto della macchina regionale, frutto di scelte fatte nel corso dell'anno e del riordino delle funzioni delle ex Province. Sono un migliaio i dipendenti che passeranno in Regione, che inaugurer uffici territoriali. La Regione si occuper direttamente anche dei sessanta sportelli degli ex centri per l'impiego provinciali con altri mille addetti, tra diretti e indiretti. Meno burocrazia e filiera accorciata per tanti settori, dalla formazione all'agricoltura e la difesa del suolo, dalla viabilit all'ambiente e la qualit dell'aria e dell'acqua, l'inquinamento acustico e l'energia, l'osservatorio sociale, le autorizzazioni Aia, Vas, Via e Aia, le aree protette, la caccia e la pesca.

"Sar comunque una Regione pi sobria e pi leggera, con meno dirigenti e con una classe politica pi consapevole di dover costare meno e sopportare un carico di lavoro maggiore" sottolinea Bugli. Pi semplice anche, con maggiore chiarezza su chi deve fare cosa.

Affitti
Una Regione che spende gi oggi, negli affitti delle sedi per i propri uffici, molto meno degli anni passati. Fino a cinque anni fa il saldo era negativo, nel 2014 uscite ed entrate hanno fatto pari e nel 2015 - contratti alla mano -, il saldo sar addirittura in attivo di circa 200 mila euro. In sostanza come se la Regione oggi non spendesse niente per gli affitti e gi utilizzasse tutti immobili di propriet . Un saldo che migliorer ulteriormente nei prossimi anni, appena dismessi i locali di via Alderotti a Firenze dove hanno sede gli uffici della sanit . Altri risparmi sono il frutto di acquisti centralizzati e gare per il risparmio energetico.

Tasse invariate
Quanto alla tasse, il bilancio 2016 porta solo buone notizie. Non aumenter l'addizionale Irpef regionale pagata da famiglie e lavoratori toscani, che rimarr la stessa del 2015. Non sar ritoccato il bollo auto, che vale 370 milioni nel bilancio della Regione. Non ci sar alcuna accisa regionale sulla benzina e nessun aumento sull'Irap, l'imposta sulle attivit produttive pagata da imprese e lavoratori autonomi.

Anzi, per gli esercizi commerciali montani con un imponibile fino a 77 mila euro l'anno previsto un ulteriore sconto che si aggiunge all'agevolazione di cui gi godevano: mezzo punto percentuale in pi e dunque un'aliquota ridotta pari al 2,94 per cento. I possibili destinatari sono seicento, calcolano gli uffici, e un negozio con un imponibile di 40 mila euro ne risparmier nel corso dell'anno 384 tra vecchio e nuovo sconto.

Sull'Irap la giunta toscana ha confermato anche gli sconti per chi toglie le slot machine da bar ed esercizi (mezzo punto di riduzione e aliquota al 3,4): al contrario avr un'aliquota maggiorata di 0,3 punti chi decide di tenerle. Confermate le agevolazioni per le onlus, le imprese sociali, le aziende di servizi alla persona e per chi noleggia auto ed autocarri (aliquota per tutti al 2,98 per cento). Non potranno invece essere rinnovate, perch in scadenza, le riduzioni di cui beneficiavano le reti di impresa, le aziende innovative, quelle che hanno firmato protocolli di insediamento o che si trovano in aree complesse.

E' stato inoltre stralciato, rispetto alla versione spedita in Consiglio e su proposta della stessa Giunta, l'aumento sull'imposta regionale sui canoni demaniali marittimi, che avrebbero dovuto pagare i balneari che hanno in concessione tratte di spiaggia.