21 gennaio 2015
11:00

I numeri di Auschwitz, visitata nel 2014 da un milione e mezzo di persone

I numeri di Auschwitz sono da brivido e messi in fila fanno ancora più impressione. Sono i numeri dell'olocausto e e della deportazione che sfilano sui grandi pannelli e le infografiche del museo. Sono i numeri ripetuti dalle guide. Rincuora solo un altro numero, quello di chi nel 2014 ha visitato il museo e memorial di Auschwitz-Birkenau: 1 milione e 534 mila ospiti, il record di sempre spiega la direzione del museo. Sette visittori su dieci ha meno di 18 anni. Trecentonovantottomila complessivamente sono arrivati dalla Polonia, poi Gran Bretagna e Stati Uniti. L'Italia la quarta nazione, con 84 mila visitatori nel 2014. Subito dopo la Germania con 75 mila e Israele con 62 mila.

Ed eccoli, messi in fila, alcuni dei terribili numeri di Auschwitz:

1 milione e 310 mila
I deportati, compresi Birkenau, il campo di lavoro di Monowitz ed un'altra quarantina di piccole strutture. Forse furono anche di più. Di loro 1,1 milioni erano ebrei, tra i 140 e i 150 mila polacchi, 20-25 mila zingari, 15 mila russi e 25 mila di altre etnie. Ma sono solo stime, per difetto spesso.

800
In ottocento, in cinque anni, provarono a fuggire da Auschwitz e dai suoi sottocampi. In appena 144 ci riuscirono. La fuga più spettacolare fu quella di quattro polacchi che si travestirono da soldati tedeschi e fuggirono con una loro auto. La fuga (non riuscita) più commovente quella, forse, di una polacca e di un belga, che ad Auschwitz si conobbero ed innamorarono. Fuggirono per amore, nella speranza di poter progettare una vita insieme, ma furono ripresi (e uccisi) dopo due settimane.

230 mila
E' la stima dei bambini deportati ad Auschwitz: 211 mila erano ebrei. Si salvarono in circa 600.

700
I bambini nati all'interno del campo di Auschwitz: si salvarono in 46.

728
Tanti furono i primi ad arrivare il 14 giugno 1940 nel campo di Auschwitz. Erano tutti prigionieri politici polacchi. Molti erano giovani, esponenti di un'elite che i nazisti volevano annientare. Ogni pretesto per l'arresto era buono: l'aver baciato una ragazza tedesca ad esempio, o l'aver maltrattato un cavallo. Altri furono deportati per fare spazio alla colonizzazione tedesca di intere regioni annesse. Altri ancora erano esponenti della chiesa polacca.
Il primo convoglio dall'Italia, da Roma, arrivò il 23 ottobre 1943. C'erano sopra più di mille deportati.

15-20
Erano i minuti necessari per morire, d'asfissia, nelle camere a gas. Una morte atroce, con le persone che si arrampicavano le une sulle altre alla ricerca di aria, congelate dalla morte come statue tra mille spasmi.

40.000
I deportati dall'Italia ad Auschwitz. Di questi 8.369 furono ebrei. Morirono in 37 mila.