Istituzioni
21 febbraio 2011
14:30

Il 58% dei toscani ha fiducia nella Regione e nel Comune

FIRENZE - Nel presidente della Repubblica tutti si riconoscono. L'82 per cento dei mille toscani intervistati a met novembre da Emg, per conto della Regione, ha fiducia in Giorgio Napolitano. E' il primo dato che emerge dalla ricerca presentata stamani a Palazzo Panciatichi a Firenze dal direttore di Emg Fabrizio Masia, seguita dagli interventi dei docenti e studiosi dell'universit di Firenze Mario Caciagli e Carlo Sorrentino. Con la partecipazione dell'assessore Riccardo Nencini.

Dopo il presidente della Repubblica e la Chiesa, c' la Regione

Subito dopo il presidente della Repubblica viene la Chiesa (61%). Ma reggono - e meglio che altrove - anche Regione e Comune. Il 58 % ha sufficiente fiducia infatti in queste istituzioni. Quelli in crisi completa sono invece i partiti,il che poi pi che una novit una conferma: di loro si fida oramai solo il 15% dei toscani intervistati, se dei partiti nazionali si parla, e il 26% se l'attenzione viene spostata sui rappresentati locali. Una crollo bipartisan, senza grandi differenze tra centro sinistra e centro destra. Si salvano solo il sindacato (che conta il triplo di iscritti dei partiti) e le associazioni professionali, ancora pi partecipate. Oltre al volontariato naturalmente, ancora radicato in modo diffuso.

Voglia di partecipare

C' comunque voglia di partecipare. Il problema, semmai, trovare il canale giusto per parlare con gli interessati e disponibili, intercettandone l'interesse. Se stimolato, il 30% degli intervistati dice che sarebbe molto o abbastanza interessato a partecipare ad iniziative che riguardano il proprio comune, per parlare soprattutto di lavoro e occupazione, ambiente, smog e politiche per i giovani. Una percentuale non eclatante, ma giudicata interessante. Se la partecipazione riguarda temi regionali la propensione cala un po', dal 30 al 21%, e cambiano in parte anche i temi. Ma l'interesse rimane. I cittadini in questo caso vorrebbero parlare, in ordine di gradimento, di sanit , lavoro e turismo, di nuovo di politiche per i giovani, di sviluppo economico, ambiente e sicurezza.

Bene la legge sulla partecipazione

I toscani intervistati danno un giudizio, positivo, anche sulle forme e gli strumenti di partecipazione finora utilizzati. La Regione Toscana ha infatti molto investito sulle nuove forme di partecipazione dei cittadini alle decisioni delle istituzioni negli ultimi anni. Dal 2008 ha una legge che prevede dibattiti pubblici e un coinvolgimento per le grandi opere e le grandi questioni, la prima in Italia. Anche sul fronte urbanistico e della pianificazione del territorio la frontiera della partecipazione molto avanzata. Solo il 22 per cento degli intervistati da un giudizio negativo su quanto fatto, considerandole solo 'operazioni di facciata' dei politici e della politica. Promuovendo dunque le iniziative messe in campo dalla Regione e dai Comuni.

Leggi qui la sintesi della ricerca demoscopica

Leggi qui le slides del report dell'indagine

Notizie correlate:

Nencini: "Voto ai sedicenni e nuovi strumenti per parlarsi", 21 febbraio

Multimedia correlati:

Ascolta la trasmissione radiofonica 'Toscana in Onda'