Salute
3 gennaio 2011
14:53

Il Centro Sids ora studia anche il fenomeno dei 'bambini scossi'

Morte in culla: il Centro di Riferimento Regionale per lo Studio e la Prevenzione della Sids continua anche nel 2011 con le azioni intraprese per formare e preparare il personale, informare i pediatri, accrescere la consapevolezza nei genitori. E da quest'anno si occupa anche del fenomeno dei "bambini scossi" (in letteratura, "shaken baby"): quei piccoli che i genitori, o altri adulti, magari esasperati dal loro pianto prolungato, scuotono, fino a provocare loro danni gravi, in qualche caso anche la morte.

Per finanziare le attivit formative sulla Sids (Sudden Infant Death Syndrome, sindrome della morte in culla) e l'avvio dello studio sui "bambini scossi", la giunta ha approvato nella sua ultima seduta una delibera che stanzia 40.000 euro per il 2011.

Quello dei "bambini scossi" un argomento esploso con drammaticit negli ultimi anni, con casi di abuso, a cui coloro che assistono il bambino possono arrivare anche senza volont di nuocere, ma che in qualche caso hanno provocato anche la morte dei piccoli. In Italia non sono ancora disponibili stime del fenomeno, ma negli Stati Uniti il NCSBS (National Center of Shaken Baby Syndrome) ha calcolato che negli Usa 1.200-1.400 bambini ogni anno sono vittime di questi episodi. E' stato stimato che, sul totale delle vittime, un terzo non presenta esiti a distanza, un altro terzo ha serie conseguenze neurologiche persistenti e il rimanente terzo non sopravvive.

"Il Centro di Riferimento Regionale per lo Studio e la Prevenzione della Sids - dice l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - in considerazione dell'esperienza e dei risultati ottenuti per la Sids, studier anche il fenomeno dei "bambini scossi", per poter raccogliere i dati e valutare interventi appropriati di prevenzione di comportamenti e pratiche dannose per la salute dei neonati".

Per quanto riguarda la Sids, proseguiranno anche nel 2011 gli interventi gi avviati negli anni scorsi: un percorso formativo rivolto agli operatori impegnati nel percorso nascita, ai pediatri, al personale del 118 e del pronto soccorso; le azioni informative che coinvolgono il 100% dei nuovi nati in Toscana (colloquio, distribuzione dei d pliants, corsi di preparazione alla nascita, questionario); la stesura di linee guida per monitorare e valutare la campagna di riduzione del rischio Sids. In tutti i Paesi in cui stata fatta una campagna attiva per la prevenzione della Sids, si ottenuto un abbattimento della mortalit per Sids fino al 60%. In Toscana, con una natalit attesa intorno ai 30.000 neonati l'anno e con una mortalit presunta per Sids intorno allo 0,5 per mille, possibile salvare la vita di circa 8 neonati l'anno e ridurre la mortalit infantile di un ulteriore 0,5 per mille.

Info: http://www.sidsitalia.it