16 gennaio 2019
18:38

Il programma del viaggio

Il programma del viaggio

FIRENZE - Riparte il treno della memoria, l'undicesimo da quando nel 2002 la Regione Toscana, allora pioniera e poi seguita da altri, ha deciso di portare in Polonia gli studenti delle scuole superiori e poi anche dell'Università: per non dimenticare e per capire, per ascoltare dai sopravvissuti e per vedere di persona gli orrori di quello che è stato lo sterminio nazista. Degli ebrei, ma non solo degli ebrei. Un viaggio-studio, preceduto e preparato attraverso incontri nelle scuole e con il coinvolgimento degli insegnanti a partire dalla summer school di agosto.

L'iniziativa è realizzata in collaborazione con il Museo della deportazione di Prato, sotto l'Alto patronato del presidente della Repubblica. Quest'anno ricorrono anche i cento anni dalla nascita di Primo Levi, lo scrittore reduce da Auschwitz scomparso nel 1987 che ha fatto conoscere al mondo l'incubo dei campi di sterminio. Il mondo intero conosce Primo Levi, come testimone lucido e coraggioso. Non tutti però forse sanno che Primo Levi ha partecipato anche ad un viaggio della memoria toscano, organizzato dall'allora Provincia di Firenze: non in treno ma in pullman, il 7 gennaio 1983 (guarda il video)

Dal 2002 fino al 2005 il treno toscano della memoria è partito tutti gli anni, per quattro volte (leggi l'intervista a Ugo Caffaz). Un anno, nel 2005, addirittura due sono stati i convogli. Poi, dal 2006, la partenza avvenuta ad anni alterni: il treno nei dispari, altre iniziative con i ragazzi nei pari, con più di ottomila ragazzi di tutta la Toscana solo al Mandela Forum di Firenze, a ridosso del 27 gennaio.

Il treno della memoria toscano si rimetterà in moto domenica 20 gennaio 2019, attorno a mezzogiorno e mezzo, dalla stazione fiorentina di Santa Maria Novella, carico di 555 studenti (e 61 insegnanti) da 60 diverse scuole superiori di tutte e dieci le province della Toscana. Ci saranno anche 60 studenti universitari dei tre atenei di Firenze, Pisa e Siena (compresa l'università per stranieri), oltre a diversi rappresentanti istituzionali e di associazioni. In tutto, compreso il personale di supporto, 720 persone a bordo. Il rientro a Firenze è previsto per il 24 gennaio, pochi giorni prima di quel 27 gennaio che ricorda la liberazione del campo di Auschwitz da parte dell'esercito russo dell'Armata Rossa.

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DOMENICA 20 GENNAIO 2019
L'accoglienza dei primi ragazzi inizia alle nove della mattina: l'appuntamento al binario 16, nella zona delle palme, della stazione di Santa Maria Novella a Firenze, con accesso dalla palazzina reale. Prima della partenza del treno, alle 9.30, prevista la consegna del Pegaso d'oro, a Palazzo Strozzi Sacrati, ai sopravvissuti della deportazione.

La partenza è fissata per le 12.30. Prima, alle 11.30, è previsto un saluto del presidente della Toscana Enrico Rossi. Una volta a bordo, dalle 14.30 fino alle 20 circa, gli studenti e i docenti, attraverso laboratori, incontrano gli esperti e i rappresentanti delle Comunità ebraiche di Firenze e Pisa e delle associazioni partecipanti al Treno per ripercorrere le tappe dell'antisemitismo e della Shoah, e conoscere le vicende di persecuzione che colpirono rom, sinti, omosessuali, oppositori politici, gli internati militari. Novità di questa edizione, sarà affrontato anche il tema dei neofascismi ai giorni nostri. I laboratori, cinque all'andata e cinque al ritorno, di quarantacinque minuti ciascuno, prevedono un'ottantina di studenti prenotati per ogni appuntamento. Ogni incontro si svolgerà nel vagone ristorante svuotato di sedie e tavoli. Ogni studente può partecipare ad un solo gruppo.

LUNEDI' 21 GENNAIO 2019
Attorno alle 8 è previsto l'arrivo alla stazione di Oświęcim, più nota come Auschwitz. Il gruppo si trasferisce subito, con più pullman, al campo di concentramento di Birkenau per la visita guidata.

A fine mattinata corteo verso il Monumento internazionale alle vittime del nazifascismo dove ogni ragazzo pronuncerà al microfono il nome di giovani deportati ad Auschwitz, deceduti e più raramente sopravvissuti, prevalentemente ebrei, ma anche deportati politici e "zingari", molti nati o arrestati nelle province delle diverse scuole partecipanti. Ciascun studente e membro della delegazione ha 'custodito' quel nome per tutto il viaggio. Segue la cerimonia ufficiale con l'intervento della vicepresidente Monica Barni introdotto da Ugo Caffaz, e poi le preghiere.

MARTEDI' 22 GENNAIO 2019
La mattina prevista la visita guidata a gruppi del campo e del museo storico di Aushwitz I. Si inizia con un corteo dall'ingresso fino al Muro della morte con la deposizione di una corona.

Al pomeriggio, attorno alle ore 16.30, trasferimento al Cinema Kijow di Cracovia dove i ragazzi tornano a confrontarsi con i testimoni ponendo loro domande. Dopo i saluti di Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, Sara Funaro, assessore del Comune di Firenze e Alessandro Gazzetti, presidente del Parlamento degli studenti introdotti dallo storico Giovanni Gozzini, intervengono Andra e Tatiana Bucci, Silvia Rusich, Vera Vigevani Jarach.

Seguono testimonianze video presentate dallo storico Luca Bravi. Si inizia con Shlomo Venezia, sopravvissuto dopo esser stato parte del Sonderdkommando, ovvero i prigionieri impiegati nella gestione delle camere a gas e dei forni crematori di Auschwitz e Birkenau. Venezia, ebreo, scomparso nel 2012, l'unico italiano sopravvissuto al Sonderkommando. Quindi sarà la volta di Marcello Martini, deportato a Mauthausen a soli 14 anni e di Antonio Ceseri, internato militare italiano nel campo di Treuenbrietzen (Germania). A seguire Hugo Hollenreiner, sinto tedesco deportato ad Aushwitz-Birkenau, e Heinz F. internato a Dachau e Buchenwakd con l'accusa di omosessualità. Previsto anche un breve video sul progetto Touch di Piero Cavagna.

A seguire lo spazio del cinema sarà riempito di parole e musica, con un'introduzione di Ugo Caffaz, anima e cuore del treno della memoria toscana: prendendo spunto dal celebre racconto "Una notte del 43" di Giorgio Bassani, dal film che ne trasse Florestano Vancini e dagli scritti di Guido Fink sull'episodio storico, il fiorentino Enrico Fink, considerato tra i principali interpreti della tradizione ebraica italiana, proporrà con un ensemble di musicisti di assoluta eccezione, un percorso intorno a una delle pagine oscure della nostra storia, uno degli episodi emblematici delle responsabilità italiane durante il fascismo e del tentativo di dimenticarle.

MERCOLEDI' 23 GENNAIO 2019
La mattinata è dedicata a una breve visita guidata alla città e al ghetto di Cracovia.

A seguire, presso l'Università Jagellonica di Cracovia si svolge l'incontro "Europa e memoria", un dialogo tra gli studenti italiani e polacchi e i testimoni sopravvissuti ad Auschwitz.

Quindi, l'incontro pubblico nella forma di "Citizen Dialogue" sui temi della memoria europea per una ampia discussione interculturale alla presenza del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea. E' una novità di questa edizione.

Prima della partenza l'ultima cerimonia alla stazione, con riflessioni di studenti e insegnanti dopo tre giorni. Il treno riparte e a bordo, dalle 18 e anche la mattina seguente del 24, proseguiranno gli incontri dedicati alla storia e ai racconti, come all'andata. Sul treno, nel viaggio verso l'Italia, ci saranno ancora le sorelle Bucci.

GIOVEDI' 24 GENNAIO 2019
Attorno alle 17 è previsto l'arrivo del treno alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze.