Turismo Agriturismo
28 giugno 2011
16:04

Imposta di soggiorno, a breve l'elenco delle località turistiche e città d'arte

FIRENZE - Dal 6 giugno i Comuni capoluogo di Provincia e le Unioni di Comuni possono applicare l'imposta di soggiorno prevista dal decreto legislativo del marzo scorso riguardante le disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale. Tutti gli altri Comuni dovranno invece attendere che la Regione Toscana stili il nuovo elenco delle località turistiche e città d'arte, dato che l'ultimo elenco pubblicato nel 2009 – superato dalla nuova legge regionale in materia di commercio - non è più valido. La puntualizzazione, da parte dell'assessore regionale al turismo Cristina Scaletti, si è resa necessaria per eliminare ogni dubbio rispetto a notizie recentemente apparse sugli organi di informazione.

La Giunta regionale ha inviato al Consiglio – cui spetta il compito di determinare i criteri per l'istituzione del nuovo elenco - una proposta di definizione di criteri basata sull'istituzione, da parte dei Comuni che intendono adottare l'imposta, dell'Osservatorio turistico di destinazione (Otd), un organismo cui viene affidato il compito di controllo sull'utilizzo a fini di sviluppo e salvaguardia del settore turistico dei fondi raccolti nelle casse comunali grazie all'imposta.

"Siamo perfettamente all'interno del percorso tracciato dai provvedimenti governativi – sottolinea l'assessore Scaletti – anche se condivido le aspettative da parte degli enti locali interessati. La proposta che la Giunta ha inviato all'esame del Consiglio regionale su mia proposta credo che contenga le risposte a tali aspettative. E' noto che personalmente non condivido l'applicazione della nuova imposta prevista dal governo, che rischia di gravare sul settore e frenare quella ripresa che in Toscana è confermata anche dai primi dati previsionali sull'estate 2011. Ma dovendo comunque ottemperare a normative, come nostro dovere – conclude l'assessore Scaletti -, credo che vada tutelata la finalizzazione delle risorse al settore da cui cui provengono, per arricchirlo e farlo più forte e concorrenziale con una particolare attenzione ai principi della sostenibilità. Questo è l'obiettivo dell'istituzione degli Otd".