Cultura
9 settembre 2014
16:09

La Grande guerra e la Toscana: Intervista inedita a Lussu

FIRENZE Il programma regionale per il centenario della Grande guerra partito dal rapporto con il Centro InterUniversitario di Studi e Ricerche Storico-Militari che da solo e/o in collaborazione con il Forum per i problema della pace e della guerra, ha condotto alcune ricerche sulla prima guerra mondiale (rilevazione fotografica dei monumenti, delle lapidi, dei cippi e dei segni di memoria relativi alla prima (e alla seconda) guerra mondiale nelle seguenti citt capoluogo di provincia: Firenze, Pistoia, Prato, Pisa, Lucca, Massa, Livorno, Grosseto, Siena. Da qui poi la ricerca sui caduti militari toscani della prima guerra mondiale, con la produzione di un database e di un sistema di ricerca in grado di fornire nome, cognome, luogo e data di nascita, data di morte, reparto militare di appartenenza.

 

Accanto il contributo di due Istituti culturali di rilevanza nazionale che hanno la loro sede ed operano in Toscana: l'Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano - con il progetto "Dalla Trincea: diari e memorie della prima guerra mondiale" - che, su settemila diari ne ha trecento dedicati alla Grande guerra (con la prossima uscita di una pubblicazione dedicata che uscir per "Il Mulino"); e l'Istituto Ernesto De Martino di Sesto Fiorentino con il progetto Voci, storie e canti della Grande guerra. Infine la rivista Testimonianze, che ha in cantiere il numero speciale "1914-1944: due anni simbolo fra pace e guerra nella storia del secolo breve".

 

Nel corso della ricerca l'Istituto De Martino ha ritrovato la registrazione inedita di una intervista di Giovanni Bosio nel 1968 a Emilio Lussu - eroe di guerra, scrittore, antifascista miltante e senatore della Repubblica in cui affronta anche la sua esperienza come capitano della Brigata Sassari, composta unicamente da pastori e contadini sardi, tra i quali a giudizio dello scrittore proprio l'esperienza bellica fece crescere una coscienza sociale fino ad allora non posseduta. Quella stessa che al ritorno fu la base per la creazione e l'adesione a movimenti come il Partito Sardo d'Azione di forte matrice democratica e antifascista.

 

TRASCRIZIONE DALLA REGISTRAZIONE ORIGINALE DEL BRANO PRESENTATO OGGI:

GB: allora, c il rapporto del Generale, no?

EL: chiam gli ufficiali a rapporto e spieg la situazione cos come
lui la vedeva, cio la Seconda Armata sfasciata, in disordine, ha
abbandonato il fronte e corre verso il Tagliamento, per passare e
ripiegare, cosa deve fare la Brigata Sassari? La Brigata Sassari non pu
abbandonare le armi, scappare, fuggire, creare disordine, la dignit
della Brigata tale che essa deve avere una sua posizione particolare
anche in questo disastro dell'esercito, la Brigata si schiera in
servizio protetto e attende il contatto con gli austriaci, dopodich
ripiega. A chi, signori ufficiali, toccher l'onore di comandare il
battaglione di retroguardia? Tutti noi eravamo l , tutti c'eravamo,
tranne quei pochi che ti ho detto poc'anzi, rimasti ai loro reparti,
attenti l poi, guardando me, dice "a lei Capitano Lussu", io
dissi "grazie, signor Colonnello"


il mio battaglione quello che non si ammutinava, non si ammutinava il
mio battaglione, ma era un battaglione considerato rivoluzionario
era considerato repubblicano, io ero repubblicamo, se io non fossi
stato un ufficiale veterano, direi molto noto nella Brigata credo
che sarei finito proprio in Tribunale militare per ero
l'ufficiale eravamo in due i pi veterani della Brigata mai un
ammutinato, ma perch ? Perch io in guerra certi ordini non li eseguivo
certi ordini, quando dipendeva da me, comandante di battaglione, non
li eseguivo, dicevo "non si pu uscire" il Generale diceva lei
esce, io dicevo "No signor Generale, io non porto il mio battaglione al
massacro", "No, lei esce perch un ordine", "Allora lei esca
per primo e io la seguo e il battaglione tutto dietro di me, ma lei esca
per primo" e questo io l'ho detto due volte, facile essere
fucilati per avevo ragione avevo ragione
sarebbe stato un massacro, ho tanti episodi tanti episodi
ora tutto questo, il prestigio mio in Sardegna questo, non tanto
il coraggio, la responsabilit , la rappresentanza del popolo sardo che
ho avuto in Guerra, questo la rappresentanza del popolo sardo che
ho avuto in Guerra