Cultura
26 gennaio 2012
12:33

La lezione di Yehoshua: 'La cultura non basta a difenderci dal male'

FIRENZE "La cultura da sola non basta a difendersi dal male. Per difenderci dal male bisogna rispettare una regola molto semplice, che conoscono anche gli uomini pi semplici: non fare agli altri ci che non vuoi sia fatto a te. I tedeschi sono uno dei popoli pi colti e hanno avuto il nazismo. Anche l'Italia un Paese dalla grande cultura, eppure ha generato il fascismo. Ebbene dunque, non crediate che la cultura da sola possa salvarci dal male".

E' il messaggio di pace che il grande scrittore israeliano Abraham Yehoshua ha voluto lanciare alla attentissima platea di giovani "cos seri e per questo cos entusiasmanti" arrivati da tutta la Toscana al Nelson Mandelaforum per il Giorno della Memoria.

Il pluripremiato intellettuale, conosciuto in tutto il mondo, intervenuto al termine della intensa mattinata offrendo il suo contributo, come negli anni scorsi avevano gi fatto i grandi Amos Oz e David Grossman.

E la lezione di Yehoshua, uomo di cultura e uomo di pace, si focalizzata sul senso del male. "Il male ovunque e non qualcosa di metafisico quindi doveroso e possibile combatterlo come un germe che si pu trasmettere da una persona all'altra. Perch gli ebrei hanno sofferto in modo indicibile.

Ma nonostante questo, gli ebrei non hanno ricevuto un certificato di rettitudine. Per essere uomini retti bisogna fare qualcosa di buono. Da scrittore, per esempio, e come scrittore vi dico che stiamo lottando affinch anche i Palestinesi abbiano i nostri stessi diritti. Voi aiutateci".

Yehoshua, sollecitato dalle domande di Ugo Caffaz, si poiu soffermato sulla tragedia della Shoah, che, ha osservato, stata forse l'apice del male nella storia, ma non ne il simbolo.

"Se vi concentrate sulle immagini terrificanti della Shoah ha aggiunto - sembra che tutto sia successo l , a quel tempo. Invece bene che sia creato un ponte tra quello che stato e la nostra vita quotidiana. I soggetti pi pericolosi in tutto questo non sono stati gli SS, un piccolo gruppo in fondo, ma la moltitudine silenziosa e indifferente che ha permesso che ci si verificasse. Una lezione che dobbiamo avere sempre davanti agli occhi".