18 gennaio 2017
17:33

La Shoah raccontata ai più piccoli e un viaggio della memoria

JUDITH KERR – Quando Hitler rubò il coniglio rosa – BUR BIBLIOTECA UNV. RIZZOLI
Si può essere felici lontano da casa? Anna e maz, 9 e 12 anni,  e la loro famiglia, braccati dai nazisti perchè ebrei, hanno dovuto lasciare Berlino e cambiare città più volte. Adattarsi non è facile. Ma la cosa più importante è restare insieme. Quando Hitler rubò il coniglio rosa (When Hitler Stole Pink Rabbit) è romanzo per bambini pubblicato per la prima volta nel 1971, tradotto in Italia nel 1976.  È una storia in parte autobiografica, basata sui primi anni di vita dell'autrice.
Età: da 10 anni.

YAD VASHEM, Volevo volare come una farfalla
Mi chiamo Hannah. Quando ero piccola mi chiamavano "Hanechka". Sono nata in Polonia nel  1935 e vivevamo in un paese insieme a molte altre famiglie ebree e polacche. L'incipit non è in questo caso quello di un libro vero e proprio. Ma la storia, pubblicata su internet, è sicuramente da leggere e particolarmente adatta a bambini delle ultime classi delle elementari e della scuola media. Anzi, di più: più che un libro quello proposto dallo Yad Vashem, ente nazionale per la memoria della Shoah istituito nel 1953 dal Parlamento israeliano, è un progetto didattico.
La storia di Hanna (Hanna Gofrit) è una storia di salvezza, è una nonna che oggi vive a Tel aviv e ha due nipoti. Questo aiuta a non far salire troppo la tensione emotiva dei piccoli. Ma dentro ci sono tutti i temi più più importanti di quella che fu la persecuzione degli ebrei: l'imposizione della stella gialla, la deportazione, il ghetto, la rivolta e i giusti tra le Nazioni, ovvero i tanti che a rischio della loro vita non si resero complici e aiutarono gli ebrei braccati in Europa. Sul sito dello Yad Vashem sono disponibili anche altri contenuti interessanti. 
http://www.yadvashem.org/yv/en/education/languages/italian/

CARLO GREPPI – Non restare indietro – FELTRINELLI
Un libro su un viaggio della memoria con i ragazzi di una scuola superiore. Un libro per capire che la storia non è solo passato e che spesso quello che appare sotto un'altra forma o un altro vestito, altro non è che una rivisitazione di un fatto – spesso terribile - già accaduto.  Il libro racconta la storia di Francesco, sedici anni e quel senso di ribellione che spesso accompagna i ragazzi di quell'età, chiuso dentro il cappuccio della sua felpa. I genitori lo iscrivono al viaggio per Auschwitz. E dopo non sarà più la stessa cosa.