Sociale
15 novembre 2018
13:05

Le povertà in Toscana, il dossier 2018 della Caritas

FIRENZE - Questa una sintesi del Dossier 2018 della Caritas Toscana, frutto dell'analisi delle informazioni relative alle persone incontrate nei Centri d'Ascolto e negli altri servizi promossi dalle Caritas delle diocesi della Toscana.

Povertà in leggera crescita
Nel 2017 le Caritas Toscane hanno incontrato 24.836 persone, il 7,7% in più rispetto al 2016. L'incremento è stato leggermente più sensibile per la componente italiana rispetto a quella immigrata sia in valore assoluto (950 vs 849) che soprattutto in termini percentuali (+11,5% vs +5,7%)

La cronicizzazione della povertà
Anche nel 2017 le cosiddette situazioni di "povertà cronica" (persone conosciute da almeno sei anni) sono più numerose (33,5%) di quelle incontrate per la prima volta nel 2017 (cosiddette "nuove povertà"), che sono pari al 28,7%.

L'emergenza lavoro
Circa il 70% delle persone incontrate non ha un'occupazione. La quota percentuale cresce per gli immigrati e si riduce per gli italiani, rimanendo comunque al di sopra del 70%.

La povertà di chi lavora o ha un reddito
Il 18,5% delle persone incontrate, però, ha un'occupazione (14,5%) o un reddito da pensione (3,7%). Rispetto agli occupati il dato è in lieve crescita rispetto al 2016 (11,2%) e aumenta sensibilmente con riferimento alle situazioni di povertà cronica (17,0%)

Le famiglie con figli
In Mirod (Messa in rete degli osservatori diocesani) risultano 6.911 famiglie con figli minori o maggiorenni conviventi. E' un dato basso, conseguenza del fatto che l'informazione spesso non viene raccolta. Con riferimento, comunque, a questa componente delle persone incontrate emerge come le situazioni di maggiore criticità riguardino persone di età compresa fra i 25 e i 44 anni con due o tre figli minori a carico. In tutto, infatti, i figli minori conviventi sono 7.870 (con riferimento alle 6.911 persone di cui abbiamo l'informazione) e quasi la metà (48,4%) hanno uno o due fratelli che vivono insieme ad almeno uno dei genitori.

La frantumazione dei nuclei familiari
Accanto alle famiglie (relativamente) numerose, fra le persone incontrate hanno una rilevanza quantitativa significativa, soprattutto per la componente italiana, quelle disgregate: quasi un terzo (30,3%) di essi è separata/o, divorziata/o o vedova/o. Circa il 30% degli italiani incontrati dichiara di vivere da solo.

La povertà educativa adulta
Il fenomeno della povertà grave è collegato, soprattutto per la componente italiana, al basso titolo di studio: oltre il 60% di essi ha un titolo di studio uguale o inferiore alla licenza media.

La marginalità abitativa
Rimane un fenomeno molto diffuso: riguarda il 14% delle persone incontrate nel 2017. La percentuale cresce con riferimento a coloro che si sono rivolti alla Caritas per la prima volta nel 2017 (18,4%).

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