Territorio e Paesaggio
2 dicembre 2018
13:31

Legge sulle cave, Ceccarelli interviene: "Si facciano rispettare le scadenze"

FIRENZE - L'assessore al governo del territorio Vincenzo Ceccarelli interviene sulla questione delle cave chiuse perch non hanno rispettato la legge regionale. "Il 58 bis una una soluzione di equilibrio - afferma - per evitare la revoca delle autorizzazioni e la decadenza delle concessioni e consentire di mettersi in regola a chi non ha rispettato i piani di coltivazione e conseguentemente la legge. Si tratta di una soluzione ampiamente condivisa, un intervento di cui la Regione poteva fare a meno, lasciando soli i Comuni a gestire le conseguenze".  

"Nessuno si smarchi - avverte l'assessore - altrimenti, come ho gi avuto modo di dire, se qualcuno ritiene il provvedimento della Regione inadeguato ci proponga apertamente di revocarlo. Anche noi siamo dalla parte dei lavoratori e quindi anche delle imprese che danno loro il lavoro. Ma il lavoro deve rispettare regole e sostenibilit ambientale, i lavoratori non possono essere vittime di comportamenti non corretti, anche se in alcuni casi sostenuti in buona fede. Per la Regione l'azienda deve continuare a pagare gli stipendi anche nei 60 giorni previsti dalla legge per presentare e farsi approvare i progetti di ripristino e far ripartire i lavori. Mi sembrerebbe un atteggiamento poco comprensibile quello di chi non avesse ancora presentato il progetto ad una settimana dalla chiusura. Compito della pubblica amministrazione e in primis del Comune, deve essere quello di fare di tutto per rispettare la scadenza dei 60 giorni e, possibilmente, cercare di anticiparla. A questo proposito ho fatto una comunicazione in giunta per allertare tutti i servizi regionali coinvolti nell'iter autorizzativo".

L'assessore interviene anche sul tema del fondo di solidariet per i lavoratori, da tempo proposto dai sindacati e tuttora allo studio all'interno dei tavoli di concertazione attivati con gli stakeholders. "E' un problema di non facile soluzione - afferma - con diversi interrogativi ancora aperti, a cominciare dalla costituzione di questo fondo. Ho chiesto, ad esempio, se questo possa essere alimentato da parte del contributo che riscuotono i Comuni e con un piccolo incremento da parte delle aziende. Ma anche la gestione appare comunque difficile, perch il fondo non pu essere sostitutivo deglu ammortizzatori sociali previsti dalla legge e non deve essere un alibi per incentivare atteggiamenti scorretti. Cercheremo di trovare delle risposte anche se non potranno essere immediate. Siamo aperti a tutte le proposte e, come sempre, anche su questo menterremo aperto e il pi ampio possibile in confronto. Nessuno faccia forzature o strumentalizzazioni politiche. Lavoriamo assieme per far ripartire il prima possibile l'attivit dove vi sono le condizioni e per dare al settore un futuro di maggiori certezze, in un quadro di regole che non siano assolutamente vessatorie ma che rispettino sostenibilit e soprattutto valorizzino il lavoro e la sicurezza".