Diritti
Istituzioni
11 maggio 2014
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Lo sbarco del Meeting

Ci hanno abitato la sorella di Napoleone Bonaparte (che qui mor nel 1825) e una regina d'Inghilterra; per pi di tre secoli era stata "casino" di caccia di un ramo della famiglia Strozzi per poi diventare, negli anni Settanta dell'Ottocento, una residenza di lusso acquistata da Giuseppe Fabbricotti: da allora, questa villa nella zona nord di Firenze, nota come "Fabbricotti" ed noto il suo notevole giardino, anche per via di un "albero della pace" (un grande cedro del Libano. Et presunta circa 150 anni).
 
Qui, dentro la Villa Fabbricotti hanno sede due strutture della Regione Toscana che, in modo diretto o indiretto, si occupano di pace e di sviluppo: l'agenzia di promozione economica e il settore internazionale. Un settore, quest'ultimo, che segue a tutto tondo non solo la cooperazione internazionale ma anche l'educazione alla cittadinanza globale e che, a questo titolo, organizza da pi di 17 anni ogni anno il 10 dicembre il meeting sui diritti umani.
 
 
Parliamo di questa manifestazione con Susanna Guidotti, la dipendente regionale che, insieme al collega Roberto Orefici, ha il non semplice compito di tenere sempre oliata una macchina che sta per compiere i suoi primi 18 anni e, diventando maggiorenne, si sta per aprire a una dimensione sovranazionale.
 
Si parte da una data: una giornata da tenere in evidenza fra le tantissime "giornate" (decisamente troppe per avere una efficacia effettiva ) dedicate a sensibilizzare opinioni pubbliche, purtroppo sempre pi distratte, attorno a qualche evento. La data che qui interessa il 10 dicembre. Giorno in cui si ricorda l'approvazione della "Dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo".
 
 
 
Dal 1997 la Regione Toscana celebra questo ricordo chiamando a raccolta gli studenti delle scuole superiori; su un tema, ogni anno diverso ma sempre legato alla difesa e alla promozione dei diritti, i momenti sono tre: percorsi scolastici (circa 160 all'anno) nei quali insegnanti e operatori approfondiscono, nelle singole classi, il tema scelto; partecipazione di migliaia di giovani in uno spazio fiorentino (il Mandela Forum) dove esperti e testimoni, intervistati da un giornalista, riflettono e discutono, con modalit sempre pi multimediali, sul tema prescelto; dossier di approfondimento, un ausilio didattico, che ogni anno viene realizzato e messo a disposizione delle singole scuole.
 
 
L'ultima edizione (10 dicembre 2013) ha visto il record di presenze con oltre 10 mila fra studenti e insegnanti convenuti al "Mandela" (nei giorni, fra l'altro, in cui si celebrava il funerale del leader sudafricano) riuniti per i "Diritti delle donne". Dal 1997 sono stati almeno 120/130 mila i soggetti coinvolti. 
 
E tutto partito, sotto il profilo organizzativo, da questo mini-nucleo (potenziato dai colleghi che, in Regione si occupano di comunicazione e di informazione) che da qualche anno ha sede in Villa Fabbricotti. Una sede, in effetti, intrigante per la duplice valenza delle azioni che da qui partono: se "Toscana Promozione" si rivolge, nel mondo, ad ambiti di un certo tipo e di una sicura forza economica dovendo istituzionalmente, per questi ambiti, favorire la penetrazione commerciale del made in Tuscany, gli uffici regionali della cooperazione allo sviluppo e dei diritti hanno target decisamente "altri". 
 
E pu ad esempio capitare, com' capitato qualche tempo fa, che dagli uffici di Villa Fabbricotti in Firenze si lavorasse in contemporanea sul Brasile: verso la ricchezza di Rio e di San Paolo, per promuovere il lusso della Toscana che produce ... lusso; e verso lo Stato pi povero del Brasile, il Piau , dove da anni Regione Toscana presente con interventi di cooperazione allo sviluppo. 
 
Nella oggettiva bellezza di villa e giardino intitolati al Fabbricotti ma abitati anche da un ramo degli Strozzi, adesso sono una decina i dipendenti della Regione Toscana che si occupano di cooperazione internazionale nei diversi ambiti, fra i quali appunto anche l'organizzazione del meeting sui diritti umani. A questi si aggiungono circa dieci colleghi, fissi e temporanei, che seguono un particolare progetto europeo: la cooperazione transfrontaliera Italia Francia "Marittimo" (in pochi ci riflettiamo ma la Toscana, in effetti, confina con la Francia per via della Corsica e, con il programma "Marittimo", l'Europa offre interessanti possibilit di cooperazione sovranazionale).
 
 
Susanna Guidotti racconta, con evidente entusiasmo, lo sviluppo sovranazionale del Meeting: uno sviluppo annunciato lo scorso dicembre e che adesso ha compiuto qualche importante passo in avanti. L'edizione della maggiore et il 10 dicembre di questo 2014 il Meeting toscano sui diritti umani sbarcher sulle spiagge della Normandia (nell'anno, oltretutto, in cui si ricorda un anniversario tondo il settantesimo dal mitico d-day del 1944) e sulle spiagge dell'Istria (a vent'anni esatti dai tragici accadimenti legati alla dissoluzione della ex Jugoslavia).
 
 
Regione Toscana, capofila dell'operazione, ha preso contatti con la Regione Istria (in Croazia) e il Consiglio Regionale della Bassa Normandia (Francia) stringendo un accordo sul progetto UE "Non State Actors and Local Authorities" - per i prossimi tre anni. Decine di migliaia di studenti delle tre regioni saranno dunque coinvolti in attivit didattiche, laboratori di partecipazione democratica, scambi on-line, dossier annuali, corsi formativi per insegnanti. Per poi confluire, nella giornata del 10 dicembre, in un unico meeting svolto nelle tre citt capoluogo (Firenze, Caen, Pola) con delegazioni di scuole delle tre regioni che saranno ospitate nelle altre citt .
 
 
Il tema scelto per i tre anni ci anticipa Guidotti riguarda la pace; frontiera che sar declinata su tre distinti momenti. Il primo anno, anche in vista dell'Expo milanese, inevitabile un concentrarsi sovranazionale sul cibo: come costruire la pace attraverso un cibo "buono" (dunque sano, sostenibile, non inquinato) e "giusto" (dunque coltivato nel rispetto dei diritti di uomini e animali).
 
In Francia e in Istria, per alcune particolarit nei rispettivi calendari scolastici, il primo dei tre eventi clou appunto il grande meeting - potr forse slittare in gennaio mentre a Firenze comunque confermato attorno al 10 dicembre. Ma negli altri due anni di prima valenza del progetto, l'intenzione comune quella di unificare anche la data dello svolgimento del meeting portandola al 10 dicembre.
 
Da notare come la cooperazione europea abbia anche un fondamentale decisamente prezioso in tempi di crisi economica - risvolto economico: sul milione e 210 mila euro di valore complessivo del progetto, oltre 830 mila euro arriveranno dall'Unione Europea e toccher ai tre partner dividersi i restanti 380 mila euro circa. E un'altra notazione importante: il coinvolgimento, cos come accade in Toscana da 17 anni, di partners non statali: ong, universit , scuole...
 
C' non poco orgoglio, nelle stanze di Villa Fabbricotti, per questo particolare "sbarco" nel nome dei diritti umani e per il fatto che la Regione Toscana sar tutor per le altre due realt territoriali mettendo a frutto un'esperienza ormai consolidata verso un momento di educazione civica che non finisce mai di stupire neppure le personalit (per tanti anni Gad Lerner, da qualche tempo Roberto Vecchioni) chiamate a coordinare, sul palco del Mandela, un evento che potrebbe, se non bene preparato, correre evidentissimi rischi di confusione e superficialit .
 
In effetti, anche agli occhi di osservatori prevenuti davanti a questo tipo di "eventistica", a colpire il sostanziale silenzio e il grado di attenzione che, dagli spalti di un "forum" abituato al caos, migliaia di ragazzi spesso perfino commossi davanti alle narrazioni ascoltate riservano alle storie su pena di morte, povert , schiavit , salute, diritto ai beni comuni, guerre, lavoro (tanto per citare alcuni dei titoli dedicati, di anno in anno, al ricordo della dichiarazione sui diritti umani).
 
Dietro c' un lavoro intenso, per certi aspetti anche faticoso, e uno non si aspetterebbe di vederlo svolto da cos poche persone. Diciamo che molto supplisce la passione civile; passione inevitabile trattando una fra le cose fondamentali che una istituzione pubblica possa oggi fare: aiutare la formazione delle giovani generazioni verso l'abbattimento di quelle barriere che, se non contrastate con efficacia, potrebbero sempre far riemergere "mostri" mai sconfitti in modo definitivo.
 
Si respira orgoglio, in Villa Fabbricotti. Anche per un altro progetto, indirettamente collegato a quello sui diritti dell'Uomo. Si chiama "Ragazzi in movimento" e consiste in scambi fra scuole del mondo (Italia, Cina, Albania, Bosnia-Erzegovina) "per sviluppare la coscienza del diritto all'educazione in un contesto globale". 
 
 
L'idea parte da una realt facilmente constatabile nelle scuole toscane: l'elevata presenza di alunni di origine straniera (cinesi, albanesi, marocchini ). Una ricchezza di volti e culture che tuttavia, se non governata, qualche problema pu portarlo: ecco dunque l'importanza di una maggiore, reciproca, conoscenza fra le diverse culture per creare una vera cultura di pace. Gli scambi di "Ragazzi in movimento" sono sia fisici in particolare fra studenti e docenti di scuole toscane, cinesi, albanesi che virtuali attraverso una piattaforma web per scambiare materiale didattico, esperienze, progettualit . Il progetto, avviato due anni fa, si avvale anche di soggetti non istituzionali. 
 
Forte l'interesse dei partner stranieri, in particolare delle autorit cinesi: in alcune zone dell'immensa Cina esistono, infatti, problemi di migrazioni interne di popolazioni che parlano lingue diverse. Le esperienze di accoglienza toscana possono risultare, a detta delle stesse autorit cinesi, interessanti in termini di buone pratiche.