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13 gennaio 2011
15:08

Marson: 'Sulla Città metropolitana auspicabile una spinta dal 'basso''

Far dialogare il Piano di indirizzo territoriale (Pit) della Regione Toscana e il nuovo Piano strutturale del Comune di Firenze, nell'ottica della trasformazione di Firenze e del suo hinterland in Città metropolitana. Questa la richiesta fatta dalla commissione affari istituzionali del Comune di Firenze, presieduta dal consigliere Valdo Spini, all'assessore regionale all'urbanistica Anna Marson convocata in audizione.

"L'integrazione al Pit relativa al Parco agricolo della Piana e alla qualificazione dell'aeroporto - ha detto l'assessore Marson rispondendo al presidente Spini - che dovrebbe essere proposto al Consiglio regionale entro la fine di febbraio, può essere un'opportunità anche per dare nuovo impulso alla riflessione sull'area metropolitana ed anche sulla Città metropolitana. Per avviare riforme in questo senso è necessaria e auspicabile una forte spinta dal 'basso', dai Comuni e dai cittadini".

Al presidente Spini, che sottolineava il suo timore che la riflessione sull'area metropolitana 'schiacci' quella sulla costituzione della città metropolitana di Firenze (già prevista dalla legge 42/2009 sul federalismo fiscale, ma guardata con diffidenza da altre istituzioni locali), l'assessore ha risposto che la Regione non ha poteri coercitivi nei confronti degli enti locali ma elabora i suoi strumenti di programmazione interagendo con la progettualità dei territori, ed ha quindi suggerito alla commissione di sfruttare in questo senso i futuri incontri programmatici della Giunta regionale nelle Province di Firenze e Prato.

"E' giusto riflettere su quali possano essere gli strumenti più funzionali a rispondere alle esigenze del territorio - ha detto Marson - tenendo conto del fatto che in Toscana esiste una conurbazione che in maniera più o meno continua si estende da Firenze a Pisa interessando l'intera area pianeggiante centrale, e che i cittadini percepiscono i confini amministrativi più come vincoli formali che sostanziali. Ci sono più dimensioni di area metropolitana, a seconda dei tipi di problemi affrontati, ma è giusto cercare soluzioni conformi alle esigenze dei cittadini, delle imprese, dei servizi, anche se queste non dovessero necessariamente coincidere con la dimensione provinciale".

L'assessore ha poi ricordato come la Regione stia lavorando proprio in questo senso con le consultazioni sul Parco della Piana, primo tentativo di interazione tra strutture politiche e urbanistiche di diversi Comuni e Province, e con l'integrazione dei due aeroporti di Firenze e Pisa.