Territorio e Paesaggio
16 marzo 2011
15:34

Marson: 'Variante al Pit, un processo di pianificazione alla luce del sole'.

FIRENZE - "La variante al Pit per il Parco agricolo della piana e la qualificazione dell'aeroporto non un atto di pianificazione "sovietica", il che corrisponderebbe a una concezione della pianificazione oggi decisamente superata, ma un atto che prevede un processo di approfondimento, discussione e argomentazione pubblica, alla luce del sole, capace di considerare in modo adeguato i diversi interessi collettivi, in questo caso particolarmente confliggenti. Questo il percorso che, con un salto culturale rispetto al passato, abbiamo proposto per arrivare insieme al Consiglio a decisioni politiche fondate".

Lo afferma l'assessore al governo del territorio Anna Marson, sottolineando che "il tanto contestato Parco agricolo corrisponde ad una visione territoriale alla scala regionale. La sua attuazione avverr attraverso un percorso nel quale i Comuni giocano un ruolo chiave nella sottoscrizione del previsto accordo di pianificazione. In tale ambito i singoli Comuni dovranno validare e specificare a una scala di maggior dettaglio la perimetrazione delle aree destinate a parco".

Quanto al Comune di Prato, che ha criticato a pi riprese la procedura regionale relativa al Parco della piana, l'assessore Marson invita a cogliere la fase di redazione del piano strutturale come occasione per anticipare l'accordo di pianificazione. "Se come afferma il sindaco Cenni - dice Marson - il Piano strutturale pratese prossimo all'adozione, invito il Comune a usarlo come occasione per recepire e specificare il progetto del parco agricolo, saltando la fase dei blocchi determinati dalla salvaguardia del Pit, e passando direttamente all'accordo di pianificazione".

La procedura relativa al Pit prevede infatti che, dopo l'adozione da parte del Consiglio regionale, scattino le salvaguardie (ai sensi di legge valide per un triennio) sulle aree di riferimento per il Parco agricolo della piana, in attesa che i Comuni recepiscano nei loro strumenti di pianificazione, specificandone i confini, le aree destinate al parco agricolo.