Salute
9 aprile 2015
17:07

Meningite C, in Toscana 12 casi. Il punto della Regione

FIRENZE - Dall'inizio del 2015 si sono verificati in Toscana 12 casi di malattia meningococcica dovuta al meningococco di tipo C, sia in forma di meningite che nella pi grave forma di sepsi (setticemia). Cinque di questi si sono presentati tra i residenti nel territorio dell'Asl 11 di Empoli, in soggetti apparentemente sani di et variabile tra i 12 ed i 57 anni. Tre di questi casi sono state sepsi, trattate in terapia intensiva, ad esito rapidamente infausto, mentre due hanno superato la malattia. 

Pur non avendo assunto caratteristiche epidemiche, la vicinanza di tali casi nel tempo (due mesi) e nello spazio (in un raggio di 15 km) lascia intravedere la possibilit che in quest'area stiano circolando batteri non solo di tipo C appartenenti a cloni diversi dal solito. Altri 7 casi di tipo C si sono verificati pi sporadicamente anche in altre zone della Toscana, nelle province di Firenze, Pistoia, Lucca, Pisa, Prato. Fermo restando che lo stato di portatore del meningococco   un'evenienza abbastanza frequente (dal 10 al 40% nella gola delle persone, prevalentemente nel periodo invernale), i casi di malattia dipendono da evenienze conosciute ma non facilmente individuabili nelle singole persone.
Assunto pertanto, come gi affermato, che non siamo di fronte ad un'epidemia, in quanto i casi non sono collegati tra loro, occorre indubbiamente tenere tuttavia conto di questo accentramento pur di pochi casi, ma taluni molto gravi.
 
Gi dalle scorse settimane la Regione Toscana ha rafforzato la rete di contatti con le strutture di riferimento sanitario regionale (prevenzione, ospedali, laboratori ), ma anche con l'Istituto Superiore di Sanit che supporta le decisioni locali e regionali dall'alto dell'esperienza e della visione nazionale e internazionale dei fenomeni.
 
Nel corso di una teleconferenza che si tenuta ieri fra gli stessi Enti, stato delineato lo scenario epidemiologico, analizzando sia le iniziative preventive che sono state adottate, sia le ipotesi per l'approfondimento delle cause e dei determinanti del fenomeno. Gli esperti che hanno partecipato hanno constatato la pertinenza e la tempestivit con cui sono state attuate le misure per il controllo della trasmissione dell'infezione.
 
Le decisioni che sono scaturite dai confronti sono state le seguenti:
- mantenimento dei livelli di sorveglianza e di consapevolezza diagnostica da parte dei medici;
- rafforzamento dei messaggi educazionali rivolti alla popolazione per l'attuazione puntuale delle pratiche volte al controllo della diffusione delle infezioni a trasmissione aerea;
- identificazione di eventuali cloni iperaggressivi del ceppo meningococco C;
- offerta della vaccinazione contro il meningococco, oltre che nella prima infanzia, anche a tutti i ragazzi, gi vaccinati e non, appartenenti alla fascia di et 11-18 anni (dal compimento dell'11 al compimento del 18 anno);
- l'estensione per l'Asl 11 dell'offerta attiva della vaccinazione contro il meningococco C anche agli adulti residenti da 18 a 45 anni (dal compimento del 18 al compimento del 45 anno). Tale vaccinazione viene effettuata dai medici di famiglia.
 
Questi provvedimenti hanno lo scopo di limitare l'eventuale circolazione di batteri particolarmente aggressivi nell'area maggiormente interessata al fenomeno, e di proteggere i soggetti di et a maggior rischio.
 
In aggiunta a questi si richiama per l'intera regione la raccomandazione per i soggetti a rischio particolare (v. tabella in fondo) di effettuare la vaccinazione prioritariamente verso il meningococco di tipo C ed anche per quello di tipo B.
 
Non sono da considerarsi soggetti a rischio professionale gli operatori sanitari e del volontariato sanitario, ma nel territorio dell'Asl 11 si inteso offrire ad essi l'opportunit per una maggiore protezione collettiva  mediante vaccinazione, indipendentemente dall'et e dalla residenza, con priorit per i soggetti fino a 45 anni, costituendo un gruppo particolare della popolazione agevolmente  sottraibile dalla quota dei suscettibili.
 
La vaccinazione raccomandata ed offerta, attualmente, quella contro il meningococco di tipo C.
 
Tabella soggetti a rischio
 
Soggetti con patologia a rischio ai quali il vaccino tetravalente offerto gratuitamente:
 
       talassemia e anemia falciforme
       asplenia funzionale o anatomica
       condizioni associate a immunodepressione (come trapianto d'organo o terapia antineoplastica, 
         compresa la terapia sistemica corticosteroidea ad alte dosi).
       diabete mellito tipo 1
       insufficienza renale con creatinina clearance <30 ml/min
       infezione da HIV
       immunodeficienze congenite
       malattie epatiche croniche gravi
       perdita di liquido cerebrospinale
       difetti congeniti del complemento (C5 -C9)
       difetti dei toll like receptors di tipo 4
       difetti della properdina