Economia
Lavoro
18 ottobre 2013
11:45

Microcredito, accordo Regione-banche per prestito a lavoratori in difficoltà

FIRENZE – Il microcredito aiuterà migliaia di lavoratori e lavoratrici toscani a superare una fase di difficoltà economica. Grazie a un fondo annuo di 5 milioni di euro per la durata di tre anni, la Regione consentirà a chi da mesi non riceve uno stipendio di poter accedere a un prestito personale di 3.000 euro con cui fronteggiare le necessità più impellenti.

L'accordo che consentirà a questo strumento di diventare operativo è stato sottoscritto oggi a Firenze dalla Regione e da undici banche o gruppi bancari operanti in Toscana.

Per la Regione Toscana la firma è stata apposta dal presidente della Regione Enrico Rossi. "E' una misura – ha detto - che cerca di incidere sulle necessità più immediate di chi da mesi è senza stipendio o non riceve gli ammortizzatori sociali e che dunque ha bisogno di risposte concrete davanti a una domanda sempre più drammatica: come faccio ad andare avanti? Situazioni di questo tipo sono purtroppo molto frequenti in questo periodo soprattutto a causa dei ritardi dello Stato nell'erogazione della cassa integrazione: la nostra misura consentirà di dare una risposta non completa, ma sicuramente significativa: in tre anni potranno essere infatti attivati sino a 15.000 prestiti".

I destinatari

L'accordo definisce bene i soggetti destinatari dell'intervento: si tratta di lavoratori e lavoratrici dipendenti, residenti in Toscana, che da almeno due mesi non ricevono lo stipendio o che sono in attesa di percepire gli ammortizzatori sociali. Agli stipendi di questi lavoratori è legato il destino di tutta la famiglia: l'intervento è destinato infatti a famiglie monoreddito, o in cui entrambi i coniugi sono nella stessa situazione.

Il prestito che la misura prevede è di 3.000 euro che saranno erogati in un un'unica soluzione e che potranno essere restituiti in 36 mesi, con una rateazione mensile.

I lavoratori e le lavoratrici che ritengono di poter accedere a questa misura possono farsi assistere dai sindacati per istruire, in forma del tutto gratuita, la pratica che dovrà poi essere inoltrata a una delle banche che ha sottoscritto l'accordo.

Il ruolo della Regione

L'intervento regionale è rivolto da una parte a dare una garanzia totale sul prestito, dall'altra, attraverso Fidi Toscana, a coprire integralmente il costo di interessi che, secondo quanto sottoscritto oggi, saranno fissati nella misura del 4% nominale annuo.

Sarà Fidi Toscana a erogare al lavoratore il corrispettivo degli interessi entro trenta giorni dall'erogazione del finanziamento garantito. E dato che, nel primo anno, il lavoratore sarà tenuto a restituire esclusivamente gli interessi, l'intervento della Regione gli consentirà di iniziare a restituire il prestito di fatto a partire dal tredicesimo mese.

Il fondo di 5 milioni di euro annui stanziato dalla Regione, destinato in parte al pagamento degli interessi ed in parte alle garanzie, permetterà di attivare prestiti cinque volte superiori: questo consentirà nell'arco triennale in cui si articolerà questa misura di poter concedere oltre 15.000 prestiti.

Le banche che hanno aderito

Sono ben 11 la banche che sin qui hanno aderito a questo intervento di microcredito e che, vista la loro presenza sul territorio, ne permetteranno una diffusione capillare.

Si tratta delle Casse di Risparmio di Firenze, di Volterra, di San Miniato, di Pistoia e della Lucchesia, del Monte dei Paschi di Siena, di Banca Etruria, delle Banche di credito cooperativo di Castagneto Carducci e Cambiano, di Unicredit, di Banca Popolare Etica e di Banca Federico Del Vecchio. Si prevede l'adesione di altri istituti bancari nei prossimi giorni.