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16 ottobre 2018
13:50

Migranti, Rossi: "Invito la prefettura di Firenze a rivedere le circolari"

FIRENZE Rivolgo un invito a rivedere le circolari emesse in questi giorni dalla Prefettura di Firenze. Contenuti e forma mi paiono inopportuni sul piano costituzionale. un terreno molto delicato che riguarda le libert fondamentali di uomini e donne presenti sul territorio nazionale. In gioco ci sono la libert personale, quella di circolazione, quella della segretezza della corrispondenza che possono essere oggetto di limitazioni solo attraverso provvedimenti da parte dei magistrati .

Cos il presidente della Regione Toscana in merito alle circolari della Prefettura di Firenze sull'orario di rientro degli ospiti nei centri di accoglienza e sulla vigilanza sulle capacit economiche dei richiedenti asilo.

L'anticipo alle ore 20 del rientro nei centri prosegue il presidente mi sembra una bizzarria. Si introduce un fuso orario speciale per i migranti, anticipando l'arrivo della notte alle otto della sera. Mi chiedo se in primavera sar necessaria un'altra circolare per adeguarla all'ora legale .

Ancor pi strana continua Rossi appare la misura che dispone l'apertura della corrispondenza destinata ai richiedenti asilo alla presenza degli operatori dei centri. Una disposizione che non trova alcun fondamento normativo. Non mi risulta che nel nostro ordinamento siano presenti 'leggi santuarie', quelle che regolavano i consumi e i costumi in epoca romana per impedire che venissero abbattute le barriere fra i diversi gruppi sociali e quindi la contaminazione tra i vari ceti .

Dalle circolari aggiunge Rossi emerge una tendenza ad affrontare la questione dei flussi migratori come problema di decoro e ordine pubblico, trascurando una concreta gestione dell'immigrazione: insegnamento della lingua italiana, conoscenza dei principi della Costituzione, politiche di integrazione, opportunit di lavoro .

Siamo afferma il presidente in un tempo triste in cui, in pi province italiane, enti locali e organi di governo conducono esperimenti di biopolitica, che alludono pi alla nostra cattiva coscienza che al rapporto con le leggi. Non potendo operare apertamente una discriminazione degli stranieri e delle nuove minoranze, escogitiamo provvedimenti al limite della costituzionalit e dei diritti universali, iniziative che in modo subliminale esprimono la ricerca del 'capro espiatorio' .

Come presidente della Regione Toscana conclude Rossi resto convinto che una maggiore integrazione e un maggior controllo sociale possa avvenire esclusivamente attraverso piccoli centri di accoglienza, il potenziamento dei programmi di insegnamento della lingua italiana, l'impiego degli ospiti dei centri in forme di lavoro socialmente utile alla comunit e il superamento del sistema di accoglienza straordinaria a favore di un maggior coinvolgimento dei Comuni e degli enti locali .