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1 aprile 2017
11:18

Monica Barni in missione in Tunisia con la delegazione regionale

FIRENZE - La vicepresidente Monica Barni si recher in missione in Tunisia da domenica 2 a marted 4 aprile. La Toscana, come sistema regionale della cooperazione internazionale, coordinato e sostenuto dalla istituzione regionale e composto da enti locali, universit , ong, associazioni, consorzi di aziende di servizi pubblici locali, attiva in Tunisia dal 2010 su esplicita richiesta del ministero Affari esteri e dell'ambasciata tunisina in Italia.

Il focus della missione, in cui la vicepresidente sar accompagnata dalla dirigente regionale del settore attivit internazionali Maria Dina Tozzi, verter sulla verifica delle opportunit di finanziamento rispetto alle attivit condotte fino ad oggi con la Regione, analizzando la proposta quadro delle regioni per la Tunisia, l'asse immigrazione del Trust Fund Africa, il tema della riconversione del debito e quello dei Fondi Ue su turismo e sviluppo economico.

Aspetti che saranno trattati nei vari incontri programmati: con il direttore dell'Aics (Agenzia italiana cooperazione allo sviluppo) Flavio Lovisolo, con il capo delegazione della Unione Europea Patrice Bergamini, con l'ambasciatore Raimondo De Cardona. In particolare, nell'incontro con il capo Gabinetto del ministro tunisino dello Sviluppo e col responsabile del programma Enpi CBC Tunisia i temi prioritari saranno decentramento, sviluppo economico locale, cultura e turismo. In programma anche  un incontro con il direttore del Museo del Bardo e con la direttrice dell'Istituto italiano di cultura di Tunisi.

La Regione Toscana ha deciso di intervenire nelle aree centrali della Tunisia, nei governatorati di Kasserine, Sidi Bouzid, Tataouine e Jendouba, che presentano maggiori criticit rispetto alle zone costiere. Si tratta di quattro regioni caratterizzate da indici di sviluppo economico pi bassi e da tassi di disoccupazione giovanili e femminili tra i pi altri del Paese. Sono le zone dove le aspettative in termini di democratizzazione reale del governo del Paese e di parit di accesso ad opportunit socio-economiche sono pi alte e radicate. Si tratta di quattro  territori in cui la cooperazione internazionale europea sta costruendo un percorso che punta ad aprire il dialogo e lo scambio verso processi di governo locali aperti e partecipati dalla societ civile.

Nello specifico si scelto di lavorare con l'Ong Cospe, l'Associazione Medina, l'Istituzione Centro Nord Sud di Pisa, Universit di Siena, Universit di Firenze, Salone del Mobile,  Centro Salute Globale, Ospedale Meyer e Consorzio per Servizi Cispel.