Cultura
21 ottobre 2016
14:51

Monica Barni: "Puccini punto d'incontro tra cultura alta e popolare"

FIRENZE - "Sono particolarmente contenta di essere qui stamani. Sono al mio primo giro di boa, sono da un anno in Regione e l'anno scorso presentai per la prima volta i Puccini Days. Questo mio esserci di nuovo d il senso della continuit : non un semplice episodio sporadico di celebrazione di un grande artista del nostro territorio, ma un'azione, una strada che continua". Cos la vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni, nel presentare stamani i Puccini Days, la terza edizione del Festival che la citt di Lucca dedica al Maestro, con un mix di appuntamenti che si terranno dal 25 novembre all'8 gennaio (per il programma vedi il comunicato del Teatro del Giglio, tra le risorse correlate).

Con Monica Barni, hanno presentato il Festival il sindaco del Comune di Lucca e presidente Fondazione Giacomo Puccini, Alessandro Tambellini,  Stefano Ragghianti, Aldo Tarabella, Manrico Ferrucci, rispettivamente amministratore unico, direttore artistico e direttore generale del Teatro del Giglio di Lucca. Subito dopo la presentazione, nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati sono risuonate le note de La boh me: il soprano Rossella Bevacqua, accompagnata al pianoforte da Fabrizio Datteri, ha eseguito due intense arie, l'una tratta dalla Boh me pucciniana, l'altra dalla Boh me di Leoncavallo; fra Puccini e Leoncavallo ci fu una gara contro il tempo per concludere ciascuno la propria opera, fra interessi editoriali, amicizie e invidie. L'idea di raccontare questa "strana coppia dell'opera lirica" nata dal progetto firmato dallo stesso Datteri, dal titolo Si, ci chiamano Mim . Le due Boh me e la sfida tra Puccini e Leoncavallo.

"Puccini un punto di legame tra la cultura alta e quella popolare - ha detto ancora Monica Barni -, una personalit in grado di far accorrere nei teatri un pubblico molto ampio, anche di giovani. Queste giornate rappresentano molto bene ci che la Regione intende come cultura. Attivit di ricerca, costruzione di reti e relazioni, utilizzo di linguaggi diversi che sono i linguaggi della contemporaneit . Musica, ma anche cinema, flashmob. Al di l delle difficolt finanziarie che incombono, questi linguaggi sono l'unico modo per fare davvero cultura e far s che la nostra cultura diventi sempre pi impattante e conosciuta nel mondo".