Economia
Istituzioni
12 novembre 2011
11:39

Nencini scrive al console: 'Contro l'illegalità serve più impegno dalla comunità cinese'

FIRENZE - "Esiste una 'questione cinese' che va affrontata senza esitazione. La Regione Toscana, le Forze dell'ordine, le categorie economiche hanno intensificato negli ultimi mesi la reciproca collaborazione, ma l'obiettivo non potrà essere raggiunto se non ci sarà un convinto e deciso passo in avanti da parte della stessa comunità cinese".

È quanto scrive l'assessore al bilancio della Regione Toscana Riccardo Nencini in una lettera aperta indirizzata al console cinese di Firenze, facendo riferimento ai recenti fatti di cronaca e all'operazione condotta nei giorni dalle forze dell'ordine nella provincia di Firenze, che ha fatto emergere un contesto drammatico di illegalità: un vero e proprio 'lager' in cui cittadini cinesi venivano tenuti segregati, costretti a lavorare in condizione di schiavitù da altri connazionali.

Una questione posta con forza da Nencini al console già in un incontro di un anno e mezzo fa, quando l'assessore sottolineò al diplomatico la necessità di concentrare gli sforzi delle istituzioni e di tutti gli attori coinvolti a vario titolo nella lotta all'evasione fiscale verso le sempre più diffuse situazioni di illegalità economica del 'distretto cinese' operante tra Prato e Firenze.

Le azioni intraprese fino ad oggi hanno dato buoni frutti, spiega Nencini. ma episodi come quello dei giorni scorsi non consentono di abbassare la guardia: "La questione cinese va affrontata senza esitazione. Essa investe più aspetti: la lotta ai comportamenti criminali degli imprenditori senza scrupoli, l'emersione dell'economia sommersa, l'affermazione di diritti e doveri per i lavoratori onesti".

Concludendo la lettera, Nencini chiede al console "un rinnovato ed accresciuto impegno verso tali tematiche, ribadendo la più totale disponibilità ad individuare assieme le possibili soluzioni ad un problema che rischia, se non affrontato con azioni decise, di minare la stabilità del sistema economico e sociale della Toscana".

Leggi la lettera aperta completa inviata al consolo cinese