15 gennaio 2015
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Nove treni e più di seimila ragazzi dal 2002

FIRENZE – Dal 2002 su quel treno (e un anno addirittura su due treni, ribattezzati convoglio giallo e azzurro) sono saliti più di seimila studenti toscani e oltre seicento insegnanti: nove volte in quattordici anni. Stavolta, come nel 2005, un po' in anticipo perchè il 27 gennaio Auschwitz sarà chiuso al pubblico per la manifestazioni ufficiali dei settanta anni dalla liberazione.

Il primo treno della memoria della Toscana, apripista per molte altre Regioni, è partito da Firenze alla volta dei campi di Auschwitz e Birkenau, in Polonia, nel gennaio 2002. A bordo c'erano 500 ragazzi accompagnati da docenti e personale di supporto, giornalisti, rappresentanti delle comunità ebraiche e delle minoranze perseguitate dai nazisti ed anziani ex deportati, disposti ad affrontare il disagevole viaggio per testimoniare la loro esperienza alle giovani generazioni. L'iniziativa è stata ripetuta l'anno successivo con 700 persone (alle delegazioni delle scuole superiori di tutta la Toscana si erano aggiunti quelli delle Università di Firenze, Siena e Pisa), nel 2004 con 800 partecipanti e un itinerario diverso, non più Auschwitz, Birkenau e Cracovia, ma il campo di Majdanec, nei pressi di Lublino, e le rovine del ghetto di Varsavia.

In occasione del 60° anniversario della liberazione di Auschwitz, nel 2005, la Regione Toscana ha organizzato ben 2 convogli speciali, per un totale di oltre 1200 ragazzi. Partiti a distanza di undici minuti l'uno dall'altro. Poi ci sono stati i viaggi, di nuovo ad Auschwitz e Birkenau, nel 2007, nel 2009, nel 2011 e 2013. Ogni volta – salvo l'edizione di quest'anno - l'iniziativa è stata organizzata nei giorni vicini al 27 gennaio. Sempre ha visto commemorazioni, cerimonie e dibattiti, con protagonisti i ragazzi, organizzati all'interno dei campi.