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29 luglio 2011
16:56

Nuova risonanza magnetica a Pisa; Scaramuccia: 'Innovazione e appropriatezza strada maestra della buona sanità'

PISA - Uno strumento ad alta intensità di campo ad uso clinico sperimentale, prima macchina di questo tipo ad essere installata in Toscana sulla base di un finanziamento della Regione dedicato alle grandi attrezzature. Si tratta della risonanza magnetica 3 tesla che è stata inaugurata stamani all'ospedale Cisanello di Pisa alla presenza dell'assessore al diritto alla salute, Daniela Scaramuccia, del preside della facoltà di Medicina, Mario Petrini, del direttore generale della Azienda ospedaliera universitaria pisana, Carlo Tomassini, e del direttore della Radiodiagnostica 1 dell'Aoup, professor Carlo Bartolozzi.

"Quello di oggi - ha commentato l'assessore Scaramuccia - è un altro passo avanti del sistema sanitario toscano sulla strada maestra dell'innovazione tecnologica e dell'appropriatezza delle cure. Ed è anche un messaggio forte che mandiamo ai cittadini toscani di fronte all'attacco che viene dalle scelte del governo alla sanità pubblica. L'anno prossimo - ha ricordato - la Toscana avrà 350 milioni di euro in meno, che sono quanto serve a coprire i servizi finanziari di una Asl. Oggi, da qui, confermiamo la nostra ricetta: concentrarsi su qualità e appropriatezza".

Con la nuova risonanza magnetica sale a 22,6 tesla la concentrazione complessiva di attrezzature diagnostiche che utilizzano il campo magnetico sul territorio pisano. Sommando infatti tutte le risonanze in dotazione all'Aoup (9,6 tesla, complessivi), la densità del flusso magnetico che esprime il Cnr (4,5 tesla) e gli 8,5 tesla di induzione magnetica dell'IRCCS Stella Maris di Calambrone (dopo la recente acquisizione della potente Rmn 7 tesla), "Pisa - ha sottolineato il professor Bartolozzi - esprime la più alta concentrazione di tecnologia di questo tipo in Europa, in un raggio di così pochi chilometri".

Al progetto, che per la sua complessità ha richiesto l'approvazione da parte di una specifica Commissione del Ministero della salute, hanno contribuito i gruppi di lavoro delle Unità operative di Radiologia dell'Aou pisana e i professionisti degli altri centri di ricerca di Pisa, che operano nei vari settori della risonanza. L'apparecchiatura sta infatti funzionando a regime (da fine aprile svolte già 450 indagini) con un team multidisciplinare di professionisti collegato anche al progetto della Fondazione Imago 7 sulla Rmn 7 tesla di Calambrone.

"Il sistema - ha spiegato ancora Bartolozzi -- grazie all'alta intensità di campo garantisce una eccellente qualità di immagine, nettamente migliore rispetto alle attrezzature in uso corrente, e soprattutto la possibilità di applicare nuove metodiche di acquisizione del segnale di risonanza, che consentono studi di carattere biochimico e funzionale.

Sull'importanza della multidisciplinarità e della gestione appropriata dell'innovazione tecnologica, ossia di un giusto equilibrio fra domanda, bisogno e offerta, si è soffermato il direttore generale dell'Aoup Carlo Tomassini. Il preside di Medicina Petrini ha invece sottolineato come la sfida dell'innovazione si vinca solo grazie all'integrazione fra le due anime dell'Azienda ospedaliero-universitaria: "Solo facendo buona didattica supportati da tecnologia avanzata - ha detto - si formano studenti preparati che saranno le nuove leve della medicina di domani, in grado di farci competere sul panorama internazionale. Tutto questo l'università non può farlo senza la struttura ospedaliera e viceversa".