16 gennaio 2015
17:41

Per raccontare ciò che è stato

"Qui sosta in silenzio, ma quando ti allontani parla". Così recita la lapide che ricorda i 20 bambini ebrei trucidati, poco prima della fine della guerra, nel campo di concentramento di Neuengamme, non lontano da Amburgo.
Il silenzio per meditare e misurarsi con le grandi domande, che quasi sempre non riescono ad avere risposta. Ma poi anche la parola, per testimoniare o per riportare la testimonianza che ci è stata consegnata. Per condividere e alimentare la memoria. 
E certo le parole difficilmente possono restituire davvero il senso di ciò che è stato. Con il Treno della Memoria 2015, organizzato dalla Regione Toscana, proveremo comunque ad adoperarle, le parole. Per ricordare, per emozionare, per costruire, attraverso la memoria, un pezzo di futiro.
Nel frattempo, in questa pagina speciale, vi proponiamo un glossario di parole importanti, o addirittura necessarie, per attrezzarsi al meglio nel viaggio della memoria.